L’impegno concreto della CISAL Catania per i cittadini: dalla questione sovraindebitamento al Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche

L’impegno concreto della CISAL Catania per i cittadini: dalla questione sovraindebitamento al Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche

CATANIA – Con l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa, Legge n. 3 del 2012, aggiornata con il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs 14/2019), sono state introdotte importanti modifiche finalizzate a porre rimedio al problema dell’eccessivo peso dei debiti e a consentire ai cittadini di rinegoziare la propria esposizione debitoria con i creditori. Le nuove norme permettono, ove ne ricorrano i presupposti, di sospendere le procedure esecutive in corso e di ottenere l’esdebitazione per consumatori, lavoratori autonomi, professionisti, piccole imprese, agricoltori e altri soggetti non assoggettabili al fallimento tradizionale, oggi denominato “liquidazione giudiziale”.

Sulla questione è intervenuto Giovanni Lo Schiavo, Segretario Provinciale CISAL Catania, che così si è espresso: “Questa normativa ha migliorato in modo concreto gli strumenti a disposizione di chi si trova schiacciato dal peso dei debiti, rappresentando una possibilità di rinascita e di dignità per tanti cittadini”.

Questione sovraindebitamento: le parole della CISAL Catania

Il Segretario evidenzia come il sovraindebitamento rappresenti oggi una vera e propria piaga sociale: “Colpisce un numero crescente di famiglie e piccole imprese, provocando non solo crisi economiche ma anche un forte stress psicologico. Secondo i dati ISTAT ed Eurostat, nel 2024 circa 1,4 milioni di famiglie italiane erano in arretrato con mutui, affitti, bollette o rate. Spesso – aggiunge Lo Schiavo – le cause sono eventi imprevisti, come la perdita del lavoro o problemi di salute, ma anche fenomeni sociali come il gioco d’azzardo, che negli ultimi anni ha prodotto effetti devastanti su tante economie familiari”.

Sulla recente legge 91/2025, che affida al Governo il compito di disciplinare i servizi di debt advice senza prevedere risorse dedicate, Lo Schiavo esprime perplessità: “Si tratta di una scelta che rischia di compromettere la piena attuazione della Direttiva UE 2023/2225, poiché senza fondi concreti il diritto all’assistenza resta solo sulla carta. Noi come CISAL Catania continueremo ad offrire informazione e supporto ai cittadini in difficoltà, attraverso i nostri operatori specializzati, per garantire che nessuno resti solo davanti a una situazione di indebitamento”.

L’allarme sul PEBA e la soddisfazione per la nuova Ordinanza del Tar

Non solo vicinanza ai cittadini ma anche integrazione e solidarietà. Ne è conferma una nuova Ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia – Sezione di Catania – firmata 31.10.2025 – che ha accolto l’istanza presentata da Filippo Tagnese e dall’Associazione Luca Coscioni. Nominato un commissario ad acta incaricato di garantire che il Comune etneo adotti finalmente il PEBA entro 180 giorni.

A lanciare l’allarme sulla questione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche era stata, nelle scorse settimane, proprio CISAL Catania.  Il Segretario provinciale, insieme all’Associazione di Promozione Sociale “Catania Più Attiva” (e coinvolgendo anche ANCI Sicilia), aveva sollecitato, in particolar modo, l’Amministrazione comunale etnea – e tutti i Comuni inadempienti – affinché desse attuazione a tale piano, indispensabile per rendere la città realmente accessibile a tutti. Ne era seguito, non per ultimo, anche un incontro proficuo con il sindaco di Aci Catena, Margherita Ferro.

“La decisione del TAR – conclude Lo Schiavo – è un segnale chiaro: le istituzioni devono dare risposte concrete, non più rinvii. La CISAL Catania continuerà a seguire con attenzione ogni sviluppo, affinché questo provvedimento si traduca in fatti e non resti solo una pronuncia giudiziaria”.