Licenziamenti a Fontarossa per 33 lavoratori

Licenziamenti a Fontarossa per 33 lavoratori

CATANIA33 lavoratori catanesi “vittime” di una gara d’appalto. È la denuncia fatta da Pietro Giordano, componente della segreteria provinciale UilTucs, e di Gino Di Prima, rappresentante sindacale aziendale UilTucs. 

Per 33 impiegati dei punti vendita ‘Bricco’ e ‘Bottega dei Sapori’  nello scalo Fontanarossa di Catania  dichiarano i due rappresentanti Uil – è scattato il licenziamento. Tutto ciò è avvenuto nell’assoluta indifferenza della società aeroportuale, la Sac, che ha gestito il cambio d’appalto per l’assegnazione degli spazi commerciali dalla Airest alla Tourist Hotel“.

Secondo la denuncia fatta da Giordano e Di Prima, la Sac avrebbe comunicato il nome dell’azienda vincitrice solo alla scadenza dell’appalto, rallentando, così, tutte le procedure di cambio gestione. 

Il 15 gennaio, mentre la Tourist Hotel si è vista impossibilitata a rispettare quanto previsto dal bando di gara, a causa di un ricorso al Tar, i 33 dipendenti hanno ricevuto il “ben servito”, tramite una procedura di licenziamento collettivo, dall’Airest.

“Tutto questo – ribadiscono i sindacalisti – sotto sotto gli occhi indifferenti della Sac, che, a tutt’oggi, nonostante i giudici amministrativi si siano pronunciati, il 28 gennaio, respingendo i ricorsi contro la Tourist Hotel, si fanno attendere per diramare la convocazione per la stipula e la firma del contratto di appalto”.

In attesa, quindi, dei nuovi contratti, le 33 famiglie catanesi, esprimono, tra ansia e preoccupazione, i loro pensieri attraverso i due rappresentanti Uil: “Siamo dinanzi a una vicenda paradossale, che crea stati di crisi dove crisi non c’è. Rivolgiamo adesso pubblicamente appello, come già facciamo da tempo in sede aziendale, perché Sac e Tourist Hotel si mettano attorno a un tavolo. Alla prima chiediamo che garantisca il transito dei lavoratori nella nuova azienda, alla seconda invece sollecitiamo una decisa accelerazione nelle procedure di assunzione per i 33 lavoratori catanesi”.