Librino, giovane in escandescenza si barrica in casa e lancia oggetti dal balcone

Librino, giovane in escandescenza si barrica in casa e lancia oggetti dal balcone

CATANIA – Nelle prime ore del pomeriggio, in viale Grimaldi, nel quartiere Librino, alcuni condomini di uno stabile notano un giovane in escandescenza che, affacciato al balcone, lancia nel vuoto vari oggetti. La Sala Operativa della Questura di Catania viene immediatamente informata dai testimoni. Poco dopo, arriva un’altra segnalazione confusa riguardante possibili colpi d’arma da fuoco provenienti dallo stesso immobile di viale Grimaldi. A quel punto, diverse Volanti raggiungono il luogo segnalato.

Gli agenti, rapidamente individuata l’abitazione, trovano il giovane al suo interno in stato di agitazione e non collaborativo. I poliziotti cercano subito di stabilire un contatto, tentando di comunicare con il giovane attraverso la porta.

Librino, giovane in escandescenza si barrica in casa e lancia oggetti dal balcone

L’uomo, apparentemente barricato in casa, grida e minaccia, non permettendo agli agenti di determinare se fosse armato. Per motivi di sicurezza, tutti gli agenti indossano giubbotti antiproiettile.

Il caso di Concetto

La situazione ricorda il drammatico pomeriggio della vigilia di Pasqua del 2023, quando un giovane sotto l’effetto di stupefacenti si barricò in casa in viale San Teodoro, sparando diversi colpi di pistola e rendendo necessario l’intervento del negoziatore della Polizia di Stato, tenendo in apprensione un intero quartiere per otto ore prima di arrendersi.

Tornando all’incidente in corso, la Sala Operativa della Questura invia altri equipaggi della Squadra Volanti e richiede l’intervento dei sanitari del 118 e dei Vigili del Fuoco, valutando anche la possibilità di distaccare l’energia elettrica per il condominio per ragioni di sicurezza.



L’intervento al viale Grimaldi

Gli agenti riescono a identificare l’uomo come un pregiudicato catanese di 33 anni, con precedenti legati agli stupefacenti.

Inizia così una complessa azione di persuasione, durante la quale gli agenti cercano per circa un’ora di convincere il giovane ad aprire la porta. Quando finalmente acconsente, i poliziotti entrano nell’appartamento e verificano che non sia armato, stabilendo un dialogo per guadagnarne la fiducia nonostante lo stato di agitazione.

Dopo pochi minuti, sfruttando un momento di distrazione del giovane, un poliziotto riesce abilmente a bloccarlo, permettendo agli altri agenti di perquisire l’abitazione e confermare l’assenza di armi.

Ristabilita la calma, l’uomo viene affidato alle cure dei sanitari che lo accompagnano all’ospedale San Marco per avviare la procedura del trattamento sanitario obbligatorio.