CATANIA – La partecipazione meticcia è uno degli elementi che hanno caratterizzato il presidio per la Palestina che si è svolto sabato pomeriggio a Catania, vicino la prefettura.
Nutrita la presenza della comunità araba che vive a Catania, presenza nella stragrande maggioranza costituita da donne.
Presenti alla manifestazione – indetta dal comitato “Catanesi solidali col popolo palestinese” – il Comitato No MUOS/No Sigonella, l’ Associazione Comunista “Olga Benario”; il Circolo “G. Centineo” PRC Catania; il Circolo Città Futura, i Cobas Catania, la Federazione del Sociale USB Catania, USB P.I, Antudo, La Città Felice, LHIVE, la Casa del Popolo “Colapesce”, Manifesta, il Circolo “Tina Modotti” dell’Associazione di Amicizia Italia-Cuba, il PCL, il PMLI, il Csp “Graziella Giuffrida”, l’USB P.I e il Movimento Siciliano d’Azione.
Tantissimi sono intervenuti al microfono fra le diverse bandiere della Palestina. Il presidio, inoltre, ha deciso al più presto di dare vita a Catania ad un corteo.
Durante il presidio è stato attivo un banchetto della Federazione del Sociale USB e di Unione Popolare per la raccolta delle firme per due Leggi d’Iniziativa Popolare: la legge Omicidio sul luogo di lavoro e la legge sul Salario minimo legale a 10 euro.
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