LENTINI – Anche quest’anno Lentini ha ricordato il caporal maggiore scelto Emanuele Ferraro. A quindici anni dalla strage di Nassiriya.
La cerimonia di commemorazione di Ferraro, ucciso il 12 novembre del 2003 durante la missione “Antica Babilonia”, si è svolta stamattina in piazza del Popolo – luogo dove sorge il monumento a lui dedicato – alla presenza dei familiari, il sindaco Saverio Bosco, il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, assessori e consiglieri comunali e numerose autorità civili e militari.
Una cerimonia per non dimenticare i caduti e mantenere vivo il ricordo di quell’attentato che colpì tutta la Nazione.
“Dopo 15 anni dai fatti di Nassiriya – ha detto il sindaco Saverio Bosco – abbiamo una presenza sempre più partecipata e la città continua, come ogni anno, a ricordare suo figlio. Oggi a 15 anni di distanza si inizia a capire cosa successe quel giorno e contro cosa combattevano i militari: combattevano contro l’odio. Pertanto da qui voglio lanciare un messaggio, ricordando che solo seminando cultura della convivenza e della democrazia si può combattere l’odio”.
Dopo la deposizione della corona di alloro al monumento, le autorità si sono spostate al cimitero per deporre un mazzo di fiori sulla lapide del caporal maggiore scelto. L’attentato a Nassiriya che provocò 28 morti (19 italiani e 9 civili iracheni) avvenne alle 10,40 quando un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti alla base Msu (Multinational specialized unit) italiana dei carabinieri.
Gisella Grimaldi