Le operazioni di oggi a Catania e provincia

Le operazioni di oggi a Catania e provincia

CATANIA – Queste le operazioni del giorno svolte a Catania e provincia da Polizia e Carabinieri.

Anticrimine Oggi

San Cristoforo, denunciati due giovani con mazza da baseball “al seguito”

Passeggiavano a passo svelto tra le strade di “San Cristoforo” i tre giovani fermati dai carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante, due dei quali trovati poi in possesso di mazze da baseball.

I militari, nel transitare in via Villascabrosa hanno scorto tre giovani, che in maniera spedita si dirigevano a piedi in direzione della via Stella Polare. Ad attirare l’attenzione dei carabinieri è stato un particolare, ossia che due dei predetti giovani presentavano delle evidenti sporgenze che partivano dall’interno del giubbino indossato, come se occultassero qualcosa di voluminoso, pertanto i militari hanno deciso di fare chiarezza sul dettaglio e dunque li hanno fermati per controllarli in maniera più approfondita.

Durante la perquisizione, gli operanti hanno accertato che le sporgenze che avevano notato nei loro giubotti, corrispondevano a delle lunghe mazze di baseball in legno, che i due giovani, un 20enne ed un 21enne entrambi catanesi, nascondevano in modo che nessuno potesse notarle. Entrambe sono state immediatamente sequestrate, quella occultata dal 20enne è stata misurata in 63 centimetri ed era caratterizzata da un cappio in spago all’estremità, mentre quella del 21enne è stata misurata in 60 centimetri.

I due giovani non hanno fornito valide giustificazioni in merito al fatto che portassero in giro le due mazze, che sono definite per Legge a tutti gli effetti delle armi bianche se non trasportate per una giustificazione valida, e quindi sono stati denunciati per “porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere”.

“Piazza di spaccio” a Misterbianco

Occupare uno spazio pubblico e farne la propria piazza di spaccio dove riceveva i propri clienti, questo è il dettaglio non passato inosservato ai carabinieri della Tenenza di Misterbianco, che hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un giovane pusher 28enne, originario del quartiere San Cristoforo.

I carabinieri avevano già incrociato più volte il giovane nel corso degli ultimi giorni in una piazza di Lineri, e quel volto nuovo aveva già destato sospetto nei militari, fino a quando lo scorso pomeriggio hanno deciso di approfondire i motivi della sua ricorrente presenza in quella piazza. Nel momento in cui li ha visti avvicinare, il 28enne si è subito allontanato dalla panchina sulla quale era seduto e si è avvicinato ad un cestino posto dietro ad una siepe, ma gli operanti lo hanno seguito con lo sguardo ed hanno visto che si disfaceva di un barattolino di chewing gum di colore rosso, di una nota marca, gettandolo nel cestino. Il gesto insolito non è passato inosservato all’occhio vigile dei militari, che lo hanno bloccato mentre cercava di allontanarsi tra le aiuole, ed in sua compagnia si sono avvicinati al cestino dal quale si stava allontanando. Tra i rifiuti, i carabinieri hanno recuperato il barattolino rosso precedentemente gettato, e una volta aperto la sorpresa in quanto il contenitore era pieno di bustine di cellophane di cocaina pronte per essere spacciate agli acquirenti.

A quel punto, gli operanti hanno perquisito il giovane, che nella sua pochette nera in pelle, nascondeva numerose dosi di marijuana impacchettate in bustine di cellophane già pronte alla vendita. Insomma, il pusher era davvero ben fornito quanto a tipi di droga e la curiosità per quel dettaglio della sua costante presenza ha dato ragione agli investigatori. Tutto lo stupefacente è stato sequestrato per essere analizzato nei laboratori dell’Arma dei carabinieri, per verificare il quantitativo di principio attivo. Per il pusher si sono spalancate le porte del carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto e disposto nei suoi confronti l’obbligo di firma.

Biancavilla, denunciata una donna che in due giorni ha rubato quasi 300 euro di merce da un supermarket

Per due giorni di fila era stata notata aggirarsi tra gli scaffali di un supermercato del paese, con la borsa vuota e poi, uscire dalla barriera casse senza acquistare nulla… ma con la borsa rigonfia. Questa “anomalia” ha spinto il responsabile di un grande store di Biancavilla a rivolgersi alle Forze dell’Ordine per accertare ciò che stava accadendo.

I militari hanno raggiunto subito il supermercato e, nel parcheggio antistante l’edificio, hanno fermato la donna, una 29enne del luogo con precedenti di polizia che, avendo intuito di essere stata “beccata”, stava accelerando il passo per scappare. Ma i suoi tentativi di eludere il controllo sono stati vani, perché i militari dell’Arma non le hanno permesso di allontanarsi e le hanno chiesto di mostrare cosa contenesse la sua borsa.

All’interno di una voluminosa borsa a tracolla, i carabinieri hanno trovato 17 scatolette di tonno di cui 2 in formato maxi, del peso di 130 grammi ciascuna, e una confezione di praline di una nota azienda cioccolatiera.

Prima di portarla in caserma, i militari hanno acquisito le telecamere di videosorveglianza del supermercato e hanno scoperto che, anche il giorno prima, la donna aveva rubato in quel supermercato adoperando la stessa tecnica: era entrata con la borsa vuota e, dopo aver girovagato per gli scaffali, ne era uscita con la borsa piena.

Attenzionando per bene il video, i carabinieri hanno accertato che aveva nascosto nella borsa 4 bottiglie di gin, 15 confezioni di carne in scatola, 11 scatolette di tonno. Calcolando il valore di tutta la merce rubata, lo scontrino ha sfiorato i 300 euro.

La ragazza è stata, quindi, denunciata per entrambi i furti, aggravati dal fatto che aveva anche eliminato le placche antitaccheggio dai prodotti, divellendo alcune confezioni.

Manovre pericolose alla Circonvallazione di Catania 

Al viale Ulisse a Catania, una pattuglia della Polizia Stradale impegnata in attività di controllo, ha tempestivamente rintracciato e bloccato un centauro che, alla guida di una moto da cross di grossa cilindrata, stava effettuando pericolose “evoluzioni” mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada.

Gli agenti, dopo aver fermato il motoveicolo, hanno proceduto all’identificazione del conducente, appena maggiorenne, risultato peraltro sprovvisto della necessaria patente di guida. Al momento del controllo, inoltre, il veicolo è risultato essere privo della targa per non essere identificato dalle Forze dell’Ordine.

Al termine delle attività di rito, gli operatori hanno contestato al giovane diverse violazioni al Codice della Strada con sanzioni per oltre 2mila euro e sospensione della patente di guida. Il veicolo, invece, è stato sottoposto a fermo amministrativo.

Denunciati Ultras per tifo violento

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato di Catania ha denunciato 5 tifosi del Catania, per un episodio di violenza verificatosi in occasione dell’incontro di calcio Catania-Taranto, disputatosi lo scorso 22 ottobre allo stadio comunale “Angelo Massimino”.

Al termine di una complessa attività d’indagine, la D.I.G.O.S. ha deferito alla Procura della Repubblica un 39enne, un 34enne, un 47enne, un 24enne ed un 37enne, che, prima della partita, si sono resi responsabili di un’aggressione ai danni di alcuni sostenitori della squadra di calcio “Nuova Gioiese”, ai quali hanno anche danneggiato il veicolo su cui viaggiavano.

Le indagini avviate nell’immediatezza dell’accaduto hanno permesso di accertare che i tifosi calabresi, mentre percorrevano l’autostrada A18 Messina-Catania per recarsi ad Acireale, dove era in programma l’incontro di calcio Acireale-Nuova Gioiese, circa 2 chilometri prima dello svincolo di Acireale, sono stati affiancati da alcune autovetture che hanno tentato di bloccarli.

Gli occupanti delle auto, molti dei quali a volto coperto, dopo aver bloccato il minivan dei tifosi della “Nuova Gioiese”, sono scesi dalle loro auto per colpire il veicolo utilizzando mazze ed altri corpi contundenti. L’autista del minivan dei tifosi calabresi è riuscito, però, a divincolarsi imboccando lo svincolo di Acireale ove, però, è stato raggiunto dagli aggressori, i quali, più volte, hanno tentato di sbarrare la strada ai malcapitati.

Nonostante l’imboscata, i tifosi calabresi sono riusciti a riprendere la marcia in direzione di Catania, dove, dopo aver raggiunto la tangenziale, sono stati raggiunti da agenti della Polizia di Stato, intervenuti a seguito delle segnalazioni arrivate al numero unico d’emergenza.

Dopo l’accaduto, la DIGOS ha immediatamente avviato una mirata attività di indagine finalizzata alla ricostruzione dei fatti e ad individuare le autovetture su cui viaggiavano gli aggressori, così da riuscire ad identificarli.

È così emerso che il minivan sul quale viaggiavano i tifosi della Nuova Gioiese è stato scambiato per uno dei veicoli utilizzati dai tifosi tarantini diretti a Catania ed è stato, per questo, inseguito fino al casello di Acireale da alcune autovetture con a bordo ultras del Catania i quali, convinti di avere intercettato supporters del Taranto, hanno messo in atto l’aggressione.

Dagli accertamenti eseguiti – con il supporto delle immagini acquisite – sulle targhe dei quattro veicoli, gli agenti sono pervenuti all’identificazione di altrettanti aggressori, proprietari delle auto utilizzate, tutti ultras catanesi. Il quinto è stato individuato e identificato, grazie alle immagini delle telecamere installate al casello di Acireale, che lo hanno immortalato nel momento in cui è sceso da una delle autovetture per rincorrere i tifosi della Gioiese.

All’esito delle attività e degli accertamenti compiuti in relazione ai fatti verificatisi in occasione della stessa partita Catania-Taranto, gli agenti della DIGOS, grazie al contributo delle videoriprese effettuate dal personale del locale Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, hanno individuato e denunciato alla Procura della Repubblica altri 5 tifosi, di cui 3 del Catania FC e 2 del Taranto, per fatti accaduti all’interno dell’impianto sportivo.

Nello specifico è stato denunciato un tifoso 21enne che, presente sugli spalti della “Tribuna B”, ha acceso e lanciato un fumogeno all’indirizzo dei tifosi del Taranto e due tifosi, un 51enne ed un 26enne, presenti rispettivamente in curva nord e in curva sud, che hanno accesso ognuno un fumogeno.

Stessa sorte è toccata ad un tifoso del Taranto, un 29enne, che ha fatto ingresso al settore ospiti dello stadio “A. Massimino” esibendo un titolo di accesso che, da accertamenti successivi, è risultato essere contraffatto.

Un altro sostenitore pugliese, 22enne, è stato, invece, denunciato per aver compiuto atti contrari alla pubblica decenza.

Nei confronti di tutti e i 10 tifosi, sulla base dell’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura, il Questore ha emesso altrettanti provvedimenti D.A.SPO. di durata da 1 a 5 anni.