CATANIA – Dopo due anni di stop a causa della pandemia, torna finalmente in presenza la terza festa religiosa più partecipata al mondo, dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Cuzco in Perù: è la Festa di Sant’Agata, la Santa Patrona di Catania.
Tra le vie del capoluogo etneo i preparativi già fervono da tempo, si respira nell’aria il grande desiderio di vivere Agata da parte dei suoi concittadini e degli oltre un milione di turisti e devoti che giungeranno per l’occasione da tutto il mondo.
In programma dal primo febbraio 2023 il ricco calendario di mostre, eventi e iniziative culturali all’insegna del contemporaneo, prodotti e condivisi con la città da Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS, presieduta da Ornella Laneri con la direzione artistica di Carmelo Nicosia.
Oltre due mesi di programmazione con 5 mostre temporanee per raccontare il patrimonio devozionale e demoetnoantropologico della straordinaria Festa di Sant’Agata attraverso le ricerche e i linguaggi più attuali delle arti visive, per leggerne l’affascinante complessità tra riti e simboli.
Coinvolti diversi luoghi di Catania, dalla chiesa di San Nicolò l’Arena al Palazzo centrale dell’Università, da Isola e Libreria Prampolini fino alla fOn Art Gallery di Aci Castello.
“Per il terzo anno Fondazione OELLE celebra Agata in forma contemporanea. Quest’anno i 4 colori che ne caratterizzano la festa, il bianco (il sacco), l’oro (Agata), il rosso (il drappo) e il verde (l’olivetta), raccontano un percorso in continuo divenire che trova la sua massima espressione nella nostra piattaforma web fondazioneoelle.com/agataontheroad che si ‘autoalimenta’ grazie ai contributi che continuano ad arrivare da tutto il mondo. Attraverso i linguaggi dell’arte (fotografia, scultura, installazione, video, sound art e scrittura) la piattaforma si pone come obiettivo la creazione di un archivio in grado di cogliere la visione “altra” del culto agatino, ponendo l’accento sul rapporto tra la città e la ritualità, tra Agata e le strade, tra Agata e i suoni, tra Agata e la comunità locale vissuta senza filtri“, ha affermato Ornella Laneri, presidente di Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS.
AGATA ON THE ROAD 2023 – LE MOSTRE
1. Segreta Istallazione
• Chiesa di San Nicolò l’Arena, Catania
La navata centrale ospita l’opera fotografica “Agata on the road” (2017) di Carmelo Nicosia stampata in forma circolare su tela applicata su legno con un diametro di 6 metri.
“Agata 2023, la patrona di Catania, – ha commentato Carmelo Nicosia – dopo l’inaspettata emergenza sanitaria degli ultimi anni, che così tanto ha inciso sulla vita delle comunità, torna finalmente a essere festeggiata e la Patrona-Regina avrà la sua festa di popolo, con la consueta ritualità e devozione. Agata, la giovane donna colorata di bianco per il candore e rosso per il sangue versato; Agata che simbolicamente rappresenta tutte le donne che hanno subito e subiscono violenze; Agata con le mammelle recise, torturata ma mai domata. Oggi la festa supera, con la sua potenza taumaturgica, i confini geografici della Sicilia, rendendo Agata un’icona dissidente della contemporaneità. Tutte le donne sono Agata“.
Completano l’installazione due stampe su tela di particolari fotografie realizzate dal grande reporter di guerra statunitense Phil Stern, alla cui attività la Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS ha dedicato il Phil Stern Pavilion all’interno del Museo dello Sbarco in Sicilia 1943 di Catania. Quest’anno ricorre infatti l’80º Anniversario dello Sbarco Anglo-Americano in Sicilia 1943 – 2023.
Fino al 28 febbraio 2023.
2. AGATA – Dall’icona cristiana al mito contemporaneo
• Palazzo centrale dell’Università, Catania
La mostra, ospitata in alcune sale del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, al piano terra della preziosa sede centrale dell’Ateneo accoglie alcune rappresentazioni di Agata legate a culture e ambiti artistici molto diversi, segno di quanto sia ampia e variegata la diffusione del suo culto.
Il percorso espositivo riunisce pregevoli dipinti appartenenti alle gallerie della Regione Siciliana (Galleria regionale della Sicilia Palazzo Abatellis di Palermo, Galleria regionale Palazzo Bellomo di Siracusa, Museo interdisciplinare di Messina, Museo “Agostino Pepoli” di Trapani), oggetti in ceramica del Museo regionale della ceramica di Caltagirone, opere provenienti dal Museo civico Castello Ursino e dall’Arcidiocesi di Catania, nello specifico dalle chiese di Sant’Agata al Borgo e dei SS. Pietro e Paolo, oltre a opere dalle collezioni d’Ateneo e custodite presso il Rettorato dell’Università. Completano l’esposizione fotografie e sculture di artisti contemporanei ispirate alla figura della Santa e alla festa selezionate dalla Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS, unite a un’istallazione olfattiva.
Le opere contemporanee sono un omaggio a Sant’Agata e alla sua città, una devozione trasversale e contagiosa che, non a caso, supera ogni confine geografico e sociale.
Le opere esposte, la cui selezione è stata curata da Carmelo Nicosia, sono dello stesso Nicosia e di Carmelo Bongiorno, Giovanna Brogna Sonnino, Carmen Cardillo, Ursula Costa, Ezio Costanzo, Gaetano Gambino, Angelo Iodice, Egidio Liggera, Giovanna Lizzio, Nicola Pecoraro, Ivan Terranova, Anna Tusa, Aldo Zucco. L’installazione “La fragranza” è di Antonio Alessandria.
La mostra, ideata e organizzata dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania-Sistema Museale d’Ateneo e con la Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS.
Fino al 31 marzo 2023, dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 13,30. Per gruppi, il pomeriggio su prenotazione.
3. Agata on the road 2023
• fOn Art Gallery, Aci Castello (Catania)
La mostra, ideata e prodotta da Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS, prevede al piano terra del Four Points by Sheraton Catania l’esposizione di 18 fotografie che il grande artista contemporaneo svizzero Urs Lüthi ha realizzato alcuni anni fa, in occasione delle annuali festività di Sant’Agata. La sua documentazione fotografica, in prestito da una collezione privata, diviene in questo caso un ulteriore specchio delle contraddizioni, dei meccanismi complessi e ambigui che regolano la nostra vita, in Sicilia ma anche nel mondo occidentale.
Al primo piano della fOn Art Gallery, Agata on the road 2023 prosegue con una selezione di opere di artisti nazionali e internazionali, studenti e foto amatori, tra quelle proposte negli anni passati e i nuovi contributi della Call for entries “Agata on the road 2023”, che mirano a costituire un archivio permanente, un contenitore di molteplici testimonianze attinenti ai linguaggi dell’arte.
Un contributo al racconto dell’unicità della festa religiosa catanese e di popolo, basata su una devozione trasversale e contagiosa, oltre ogni confine geografico e sociale. Completano il percorso espositivo alcuni elementi tipici della festa, come le suggestive luminarie.
Fino al 30 aprile 2023.
Parole e suoni per Agata
• Isola, Catania
La devozione per Agata è divenuta un progetto artistico e scientifico della Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS che mira a raccontare l’unicità di questa festa religiosa e di popolo attraverso un archivio permanente che raccoglie testimonianze molteplici con un’attenzione particolare ai linguaggi dell’arte.
Da questo straordinario archivio provengono le opere fotografiche esposte da Isola (l’hub di startup, imprese, freelance e south workers, designer e creativi): di Salvo Alibrìo, Sant’Agata e il suo popolo, 2014; di Giulia Barone, Cuntami; di Ezio Costanzo, Primo Cereo Rinoti; di Annita Del Zoppo, Cittadini. Il percorso espositivo comprende anche l’opera di sound art Aura Agatae di Michele Spadaro.
Fino al 28 febbraio 2023.
5. Agata off
• Libreria Prampolini, Catania
La storica Libreria Prampolini, grazie alla collaborazione con Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS, espone la fotografia Segni urbani di devozione (2018) di Gabriele Diego Bonsangue.
La fotografia fa parte di una sequenza fotografica ideata con l’intento di mappare e documentare le edicole votive dedicate a Sant’Agata.
Il progetto si propone di evidenziare la profonda relazione tra fede, cultura popolare e la città etnea. L’atmosfera di una città che dorme, in cui l’icona sacra diviene protagonista del suo territorio.
Fino al 28 febbraio 2023.
Foto di repertorio
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