CATANIA – Controlli a tappeto dei carabinieri del NIL e della territoriale, su lavoro irregolare e sicurezza. 1 denuncia, 3 attività sospese, sanzioni per oltre 26mila euro.
Lavoro irregolare e sicurezza
Proseguono i controlli nel capoluogo etneo per verificare il rispetto delle normative in materia di lavoro e sicurezza da parte dei carabinieri del comando provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania (N.I.L.).
Nel corso delle recenti ispezioni, effettuate in aziende dei settori dei servizi e dell’edilizia, sono emerse gravi irregolarità, tali da comportare anche la chiusura temporanea di alcune attività per violazioni alle norme sulla sicurezza e sulla gestione dei lavoratori.
In particolare, nel primo ambito di intervento, i controlli sono stati concentrati da parte dei militari dell’Arma su due autolavaggi situati nella zona di Zia Lisa, con l’obiettivo di verificare la regolarità delle operazioni svolte e il rispetto delle normative ambientali e di sicurezza.
Due autolavaggi irregolari
Nel primo autolavaggio, gli specialisti del NIL hanno scoperto che, entrambi i 2 lavoratori presenti, erano impiegati completamente in nero, ovvero privi di regolare contratto di lavoro e delle tutele previste dalla normativa vigente.
Questa grave violazione, di carattere amministrativa, ha determinato l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto la legge prevede che, qualora venga accertato che almeno il 10% della forza lavoro di un’azienda sia irregolare, le autorità competenti possano disporre il blocco temporaneo delle attività.
Nel secondo esercizio, invece, la situazione era ancora più grave: erano 9 i dipendenti che risultavano privi di regolare contratto, un numero decisamente superiore rispetto al primo caso, indice di una gestione lavorativa irregolare su larga scala.
Anche in questo caso, l’intervento dei militari dell’Arma ha portato alla momentanea chiusura dell’attività e alla contestazione di sanzioni amministrative per ciascun lavoratore irregolare, oltre all’imposizione degli adempimenti necessari per la regolarizzazione del personale.
Cantiere nel mirino
Nell’ambito dei controlli nel settore edile, invece, gli investigatori hanno passato al setaccio un cantiere di una palazzina in ristrutturazione nel quartiere di San Leone.
Qui hanno potuto immediatamente documentare l’assenza di adeguati parapetti per la prevenzione delle cadute dall’alto, una grave violazione che esponeva i lavoratori a rischi elevatissimi di incidenti con possibili conseguenze anche fatali.
Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, il rappresentante legale dell’impresa, un 55enne residente a Tremestieri Etneo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.
Contestualmente l’impresa è stata, naturalmente, raggiunta da un provvedimento amministrativo di sospensione dell’attività imprenditoriale per le gravi inadempienze riscontrate.
Le sanzioni
Nel complesso, i controlli hanno determinato l’irrogazione di sanzioni amministrative per un totale di oltre 26mila euro.
Inoltre, è stato disposto il recupero di contributi previdenziali e premi assicurativi per un importo complessivo di 7.500 euro.