Lavoratori “stanchi” delle solite promesse: continua la protesta dell’AMT

Lavoratori “stanchi” delle solite promesse: continua la protesta dell’AMT

CATANIA – I lavoratori dell’AMT spa, la partecipata del Comune di Catania per il trasporto pubblico locale, sciopereranno domani venerdì 8 marzo, dalle ore 12 alle ore 16, con un sit-in in piazza Roma.

Continua così la protesta, nonostante lo sciopero unitario del 22 febbraio scorso, che ha visto l’assemblea in piazza Università e il successivo incontro con il sindaco Salvo Pogliese e Giacomo Bellavia, presidente dell’AMT Catania Spa, i lavoratori non hanno avuto risposte certe sul futuro dell’azienda e sulle corresponsioni degli stipendi.

I segretari provinciali, Torrisi (Fit Cisl), Moschella (Faisa Cisal), Magro (Filt Cgil), Di Guardo (Uiltrasporti) e Scannella (Ugl trasporto) chiedono ai lavoratori “uno straordinario senso di appartenenza e coesione a nuove proteste, sollevate oggi da tutte le organizzazioni sindacali, che devono vedere trasversalmente coinvolto tutto il personale di AMT Catania S.p.A. preoccupato per il presente e per il futuro di un’azienda che, allo stato, sembra priva di una reale direzione da seguire, in balia degli eventi, senza un contratto di servizio e all’oscuro dei possibili tagli a seguito del nuovo bilancio comunale riequilibrato”.

“Riteniamo opportuno e doveroso, nei confronti di tutto il personale dell’AMT Catania Spa e dei cittadini catanesi, concentrare le forze e dare forma a un unico fronte di protesta per salvare l’AMT dai possibili futuri tagli”, aggiungono i segretari provinciali.

Oggi Catania è una città al collasso, in attesa dei prossimi tagli scaturenti dal nuovo bilancio riequilibrato, che provocheranno solamente l’eliminazione di servizi indispensabili per i cittadini, che pagheranno un prezzo troppo alto pur non avendo responsabilità”, affermano Torrisi, Moschella, Magro, Di Guardo e Scannella.

“Chiediamo a tutti i cittadini catanesi di collaborare e partecipare alla prossima manifestazione con lo sciopero generale del 30 marzo, dalle ore 10 alle ore 18, per chiedere a chi ci governa risposte certe per salvare la nostra storica azienda, che da oltre 60 anni trasporta i cittadini catanesi impegnando 640 lavoratori che oramai sono stanchi delle solite promesse da marinaio”, ed è così che concludono i segretari provinciali di Fit Cisl, Faisa Cisal, Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl trasporto.

Immagine di repertorio