Ancora lacrime per “Mimmo” Crisafulli. Il regista Rosario Neri: “Non voglio crederci”

CATANIA – È tutto un susseguirsi di perché e lacrime: nessuno riesce ancora a spiegarsi come, il destino, a volte faccia il suo corso e scompigli le cose… 

Un’altra tragedia si è abbattuta sulla famiglia Crisafulli: la notte scorsa Domenico, uno dei quattro figli di Pietro Crisafulli, ha perso la vita in un fatale incidente nel quartiere di Barriera, a Catania

A colpire in pieno “Mimmo”, così era conosciuto il ragazzo, sembra sia stata una donna alla guida della sua Smart nera. La dinamica dell’incidente è ancora da accertare

Le disgrazie nella famiglia di Pietro iniziano quando un pirata della strada uccide il fratello Agatino di soli 22 anni. Successivamente, l’altro fratello, Salvatore, a causa di un incidente stradale – avvenuto a Catania l’11 settembre 2003 – rimane costretto a vivere completamente immobilizzato, incapace di comunicare se non attraverso gli occhi e lo sguardo. È il 21 febbraio 2013 quando Salvatore – a soli 48 anni – muore. Con il fratello Pietro aveva fondato la onlus Sicilia Risvegli, impegnata a sostegno dei familiari dei malati in coma o affetti da gravi malattie neurodegenerative. I due avevano in progetto di realizzare un centro risvegli nel Catanese.

Nel 2006, Pietro e la giornalista Tamara Ferrari pubblicano un libro sulla storia di Salvatore, “Con gli occhi sbarrati” ed è proprio da quanto estrapolato da quella storia che il regista palermitano Rosario Neri decide di sposare il progetto di Pietro e dar seguito al libro con un film: “La voce negli occhi”

Quando poc’anzi vi parlavamo di destino è perché proprio in questo film Domenico Crisafulli interpreta lo spirito di Agatino. “Quando abbiamo iniziato i casting per cercare di trovare attori – ci racconta il regista Rosario Neri – mi è spuntato davanti Mimmo… l’ho fissato e gli ho subito detto ‘Tu sei Agatino’. Lui rideva, pensava stessi scherzando e invece, quando mi hanno fatto vedere una foto dello zio ho notato una somiglianza impressionante ma io non cercavo nessun sosia”. 

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Le lacrime di Rosario bloccano per pochi secondi la conversazione. “L’ho incontrato due settimane fa, a Mimmo, con il suo solito modo di fare mi ha detto: ‘Diventerai grande con questo film’. E lui adesso non c’è più”.

Ancora lacrime per Rosario, diventato ormai uno di famiglia, ancora lacrime per Pietro, per la mamma, per i fratelli Marcello, Agatino e Jonathan. 

“È come se il destino avesse fatto il suo corso e si fosse accanito con questa famiglia… – continua Rosario -. Come se Mimmo avesse interpretato lo spirito dello zio Agatino e adesso è diventato uno spirito anche lui”.

Non trova le parole, il regista Rosario Neri, per spiegare il dolore che stanotte lo ha colto nel leggere il messaggio di Pietro: “Quando ho letto quello che Pietro mi diceva, ho chiuso il cellulare e sono uscito fuori a prendere una boccata d’aria. Non ci credevo. Non volevo crederci. Pensavo fosse un sogno. Subito dopo sono rientrato, ho riaperto il cellulare, e il messaggio era ancora lì e insieme a lui, anche il mio dolore”. 

Ad accogliere Mimmo in cielo o chissà dove… non ci saranno soltanto gli zii Agatino e Salvatore ma anche nonna Angela, scomparsa lo scorso 28 novembre “dopo 20 giorni di straziante agonia”. 

Tragedie su tragedie per Pietro e la sua famiglia: fino a che punto, questo pover’uomo, potrà essere forte? Fino a che punto, il destino, può intralciare l’amore di una famiglia? 

Noi di NewSicilia, vicini a Pietro e alla sua famiglia, porgiamo le nostre più sentite condoglianze e auguriamo alla famiglia Crisafulli di trovare la forza, il coraggio e la serenità per andare avanti: soprattutto per la compagna di Mimmo, Oriana, e per i suoi due bambini che da oggi potranno vedere il loro papà brillare nel cielo