La storica Caserma dei Carabinieri di Passopisciaro rischia la chiusura: la segnalazione di un lettore

La storica Caserma dei Carabinieri di Passopisciaro rischia la chiusura: la segnalazione di un lettore

CASTIGLIONE DI SICILIA – Passopisciaro – Castiglione di Sicilia, un antico borgo situato sulla costiera nord dell’Etna, si trova di fronte a un potenziale colpo al cuore della sicurezza e dell’ordine pubblico: la minaccia di chiusura della sua caserma dei carabinieri.

A segnalarlo alla nostra redazione è un lettore, Alfio Papa, che lo comunica con rammarico.

La segnalazione di un lettore

Da oltre un secolo, questo presidio è baluardo di legalità in un’area che si estende per oltre 60 chilometri quadrati in un contesto paesaggistico tanto complesso quanto affascinante. La tenuta ha rappresentato un faro di sicurezza e di giustizia per le comunità di Passopisciaro e delle frazioni circostanti, come Solicchiata, Rovittello e Verzella“, racconta.

Ma Passopisciaro non è solo un’area di suggestiva bellezza naturale, bensì un fulcro di fervente attività economicamerito dei suoi terreni vulcanici che, negli ultimi venti anni, hanno favorito l’esplosione di un settore vitivinicolo d’eccellenza, tanto da meritarsi l’appellativo di ‘Costa d’oro dei vini dell’Etna’. Il territorio vanta la presenza di circa 65 cantine che hanno conquistato mercati internazionali portando in alto i colori e i sapori siciliani, e contribuiscono a fare di questa zona un esempio emblematico di rinascita e resilienza“.

“La caserma vanta una posizione nevralgica lungo la SS120, un’arteria di vitale importanza che snoda dal litorale ionico all’entroterra, oltre al controllo delle strade provinciali SP89 e SP7. Il presidio non esercita unicamente un’azione preventiva e repressiva nei confronti della criminalità itinerante, ma è ancora di stabilità nelle aree rurali, instaurando un contrasto concreto contro furti nelle proprietà agricole ed estorsioni – minacce persistenti che opprimono i viticultori, linfa vitale dell’economia locale“, spiega.

La petizione contro la chiusura della Caserma

Allo sgomento e al fermento collettivo nato dalla notizia dell’eventuale chiusura, la cittadinanza ha risposto con la mobilitazione attiva.

È stata avviata una petizione a sostegno della caserma, un gesto di solidarietà che oltre a rafforzare l’importanza della stazione dei Carabinieri, sottolinea la volontà dei cittadini di non cedere al degrado e all’abbandono“, afferma Alfio Papa.

Nel contempo, emerge una proposta concreta: “L’adeguamento delle ex scuole Ettore Majorana in maniera idonea per ospitare la caserma. Un modo per conferire nuova vita a edifici già esistenti e per garantire la fondamentale presenza militare sul territorio“.

La palla passa alle istituzioni

Ora la palla passa alle istituzioni, a partire dai Commissari Comunali, il Prefetto e il Ministro di competenza. L’appello è evidente: “La salvaguardia della stazione dei carabinieri rappresenta non solo un atto dovuto per la tutela del cittadino, ma una scelta imprescindibile per la difesa del patrimonio culturale, economico e sociale che Passopisciaro rappresenta“.

La discontinuità delle forze dell’ordine in questo crocevia strategico avrebbe ripercussioni non solo sulla tranquillità della comunità, ma sull’immagine stessa di un’area che si è riscattata attraverso l’impegno e il lavoro. Un investimento di civiltà su cui non si deve transigere. È il monito che, con ferma convinzione, estendiamo alle autorità: la chiusura della caserma non deve diventare realtà“, conclude.