CATANIA – Vertici della sanità catanese e sindacati di categoria convocati in Prefettura a Catania per discutere di sicurezza negli ospedali.
Mancata sicurezza sul posto di lavoro, oggi, nei nosocomi della città è ancora sinonimo di aggressione. Ecco perché la prefetto Maria Carmela Librizzi, accogliendo l’iniziativa lanciata da Codacons, ha convocato le parti per programmare una risposta adeguata al periodo storico.
“Un incontro interlocutorio e propedeutico”
“Quello di oggi è un incontro interlocutorio e propedeutico – ha specificato alla stampa la Prefetto – dobbiamo esaminare quali sono le misure organizzative e gestionali che sono state messe in campo dalle varie aziende ospedaliere per garantire una particolare sicurezza e poi – ha aggiunto Librizzi – c’è l’aspetto di come fronteggiare i fenomeni di aggressione nei confronti degli operatori sanitari.
“C’è quindi un problema di sicurezza pubblica – ha ammesso – rispetto la quale idee e proposte saranno oggetto di Comitato provinciale Ordine e Sicurezza pubblica“.
La Prefettura ha già maturato un profilo d’azione. “Bisogna mettere in campo degli strumenti che consentono una rapida risposta alla richiesta di aiuto, quindi vedere come questo sia fattibile da un punto di vista informatico. Dall’altro serve mettere in campo il Piano regionale linee guida per prevenire i fenomeni di aggressione. Infine fare formazione del cosiddetto ‘front office’ che si relazione con il pubblico“.
Sulla questione, la Prefetto Maria Carmela Librizzi ha aperto anche alle associazioni di volontariato. “Potrebbero impegnarsi perchè i parenti non restino privi di notizie, garantendo agli operatori sanitari di svolgere il proprio lavoro in sicurezza“.
Tutto nasce da un’iniziativa di Codacons
Le aggressioni negli ospedali a Catania continuano a verificarsi nonostante tre ospedali su quattro abbiano un posto di Polizia ed è stato aggiunto un servizio di vigilanza privata.
“Non è cosa scontata che tre ospedali su quattro in città abbiano un posto di Polizia – ha spiegato la Prefetto Librizzi – in passato sono state intensificate anche le presenze. Sicuramente tutto si può perfezionare, ma partiamo da una base importante“.
La prefettura etnea ha accolto la campagna contro la violenza negli ospedali, rilanciata dal giurista e segretario nazionale Codacons Francesco Tanasi. Questo ha permesso di riunire i vertici della sanità locale attorno ad un tavolo di concertazione.
“In passato abbiamo già fatto una serie di campagne di sensibilizzazione e oggi, a causa delle recenti aggressioni, siamo ritornati sul tema rilanciando la stessa iniziativa. Mettiamo a disposizione delle vittime, medici e infermieri, l’assistenza legale di Codacons e chiesto anche la costituzione di un presidio fisso dell’Esercito” ha spiegato Tanasi da Catania.
Il 4 ottobre Codacons ha diffuso una nota: “Chiediamo urgentemente un tavolo di concertazione con Prefetto, Sindaco, Manager degli ospedali e Direttori dei Pronto Soccorso per l’individuazione di linee di intervento mirate ed efficaci“. Catania ha accolto l’opportunità.