La lite, il pugno e l’accoltellamento: i DETTAGLI sul fermo per omicidio a Catania

La lite, il pugno e l’accoltellamento: i DETTAGLI sul fermo per omicidio a Catania

CATANIA – Si è conclusa a Catania, con un fermo di indiziato di delitto operato da agenti delle Volanti, l’indagine per l’omicidio di un cittadino nigeriano di 30 anni  avvenuto lo scorso 12 luglio a Siracusa. La segnalazione del delitto è giunta alla Sala operativa aretusea intorno alle 18,15 e l’intervento degli agenti dell’U.P.G.S.P. e della Squadra Mobile siracusani, che hanno allertato immediatamente il personale sanitario del 118, non sono serviti a salvare la vita alla vittima che, per la grave ferita al petto, è morta sul colpo.

Le attività investigative sono state immediatamente avviate dalla Squadra Mobile di Siracusa, sia mediante l’escussione di alcuni testimoni, sia mediante l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza installati nel luogo dell’evento: è emerso così che tra la vittima e l’aggressore vi era stata una lite a seguito della quale la vittima aveva sferrato un pugno al suo aggressore, procurandogli una ferita all’arcata sopraccigliare. Per vendicarsi del gesto subito, l’omicida si è messo in cerca della vittima che, una volta raggiunta, non ha esitato a colpire con un grosso coltello per poi darsi a precipitosa fuga.

L’autore della brutale aggressione è stato identificato in un pluripregiudicato già ampiamente noto alle forze di polizia, intervenute in numerosissimi altri casi, per episodi analoghi in cui lo stesso era rimasto coinvolto: un uomo dalla personalità aggressiva e assai violenta il quale, in più di una occasione, si era scagliato anche contro le Forze dell’ordine intervenute per placare le sue azioni violente.

Gli investigatori di quella Squadra Mobile si sono messi immediatamente sulle tracce del ricercato, impresa ardua trattandosi di soggetto senza fissa dimora, ma l’acume investigativo degli operatori di polizia giudiziaria ha consentito di acquisire fondata notizia sulla presenza dell’aggressore a Catania. Pertanto, i poliziotti siracusani richiesero l’ausilio dei colleghi di Catania, inserendo in Banca dati una nota di rintraccio ad hoc, grazie alla quale è stato possibile rintracciare l’uomo.



Infatti, nella tarda serata dello scorso 13 luglio, un poliziotto della Questura di Catania, libero dal servizio, mentre transitava in via De Pasquale, è stato allertato da un gruppo di persone che gli hanno segnalato la presenza di un nigeriano sospettato di aver perpetrato un omicidio ai danni di un loro connazionale. L’agente si è, quindi, immediatamente adoperato al fine di identificare il soggetto, allertando contestualmente gli operatori delle Volanti della Questura di Catania che sono immediatamente intervenuti in ausilio del collega.

Effettivamente, il controllo ha dato esito positivo poiché il soggetto fermato era proprio l’uomo oggetto della nota di rintraccio inserita dalla Questura di Siracusa che è stata immediatamente contattata dai colleghi catanesi per essere informata della vicenda.

Alla luce di tutti gli elementi emersi, notiziata l’autorità giudiziaria procedente, gli uomini della Squadra Mobile di Siracusa e dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto per omicidio, nei confronti del 23enne nigeriano che, al termine delle incombenze di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania, in attesa dell’udienza di convalida.

Immagine di repertorio