La deputata Jose Marano chiama la Regione: “Non spegnete i riflettori su San Giovanni Galermo”

La deputata Jose Marano chiama la Regione: “Non spegnete i riflettori su San Giovanni Galermo”

CATANIA –Non spegnete i riflettori sui disagi che hanno coinvolto il quartiere catanese di San Giovanni Galermo“, questo il messaggio lanciato la deputata regionale Jose Marano che dichiarato di aver presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione Renato Schifani.

La deputata Jose Marano chiama la Regione sul caso di San Giovanni Galermo

Ripristino delle condizioni di sicurezza, sistemazione delle persone sfollate e quantificazione dei danni: non dobbiamo assolutamente spegnere i riflettori sulle criticità con cui stanno facendo i conti tantissime famiglie dopo l’esplosione causata da una fuga di gas che ha coinvolto il quartiere Trappeto Nord-San Giovanni Galermo di Catania“.

Vogliamo sapere quali interventi urgenti e quali strategie il governo regionale intende mettere in atto per dare risposte ai cittadini”.

Ha dichiarato la deputata.

Dimostrare che le istituzioni ci sono

In via precauzionale – prosegue Marano – le Autorità competenti hanno giustamente evacuato gli abitanti del quartiere, molti dei quali non hanno ancora fatto il loro rientro nelle proprie case. Sembra che non sia stata ancora individuata la fuga di gas e la conduttura non può essere ripristinata dunque le tantissime famiglie residenti in zona sono rimaste senza acqua calda né riscaldamento“.

Si comprendono le ragioni di sicurezza legate alle scelte operate da Rete Gas e Protezione civile ma ciò non toglie che la Regione deve fare la sua parte per alleviare quanto più possibile i disagi, dimostrando così ai cittadini che le Istituzioni ci sono”.

Il Comune deve impegnarsi

Sulla questione è intervenuto anche Giuseppe Ragusa, consigliere della 4° municipalità del Comune di Catania: “Il Comune di Catania – spiega – deve impegnarsi per garantire che in condizioni di totale sicurezza vi sia un graduale ritorno alla normalità dei cittadini residenti“.

Vorremmo anche sapere se ha proceduto alla quantificazione dei danni e alla richiesta dello stato di emergenza perché alcune delle abitazioni distrutte non sono più abitabili. Di conseguenza, vanno trovate soluzioni rapide per assicurare alle famiglie che vi abitavano il diritto alla casa”.