SAN GREGORIO – L’Auditorium Carlo Alberto Dalla Chiesa di San Gregorio è stato oggi teatro dell’incontro tra i cittadini etnei e l’imam della moschea di Catania Kheit Abdelhafid.
Nel corso dell’interessante convegno religioso si è a lungo discusso anche del rapporto intercorrente tra Isis ed islam. L’imam non ha mancato di precisare che “i terroristi dell’Isis non hanno nulla a che vedere col buon musulmano: per me sono solo criminali. Essi non hanno né un colore né tanto meno una religione e usano il nome di Allah per celare i loro loschi interessi. Per me sono dei criminali, vittime degli interessi dei potenti europei e arabi, nonché delle politiche sociali. Allah ha detto che il migliore sarà colui che avrà più timore di lui, dunque ciò dimostra come i terroristi non hanno paura di nessuno. La parola Islam indica pace, sicurezza e soprattutto sottomissione alla volontà di Allah, dunque i terroristi non ci appartengono, non hanno nulla a che vedere col buon musulmano“.
Al confronto, definito “genuino e costruttivo” dal sindaco di San Gregorio Carmelo Corsaro, erano presenti il parroco Ezio Coco e molti bambini che non si sono lasciati sfuggire l’occasione per soddisfare la loro sana curiosità in merito alla religione islamica. L’imam, dopo aver risposto ai piccoli interlocutori, si è poi rivolto agli adulti presenti all’incontro sostenendo la necessità di educare i più giovani alla diversità e al rispetto dell’uomo in quanto tale, a prescindere da varianti quali razza o religione.
A questo invito si è subito unito il vicario dell’Arcidiocesi di Catania, monsignor Salvatore Genchi, che ha colto l’occasione per ribadire: “Dio ci dà la forza per operare tutti insieme nel bene, non di certo nel male. I terroristi ci danno soltanto il volto distorto dell’islam“. Ultimato l’incontro tutti i presenti, cattolici e musulmani, hanno pregato insieme, gesto toccante e fortemente simbolico.