Irrompe al pronto soccorso, ma non gli fanno vedere la donna che lo ha investito: in 5 pestano medico

Irrompe al pronto soccorso, ma non gli fanno vedere la donna che lo ha investito: in 5 pestano medico

CATANIA – Ha inaugurato l’anno nuovo in una camera di sicurezza della questura Mauro Cappadonna, il 47enne pregiudicato catanese che la sera di capodanno ha aggredito un medico del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania: gli agenti delle volanti, lo hanno individuato e arrestato nel giro di pochissimo tempo dall’assalto.

Nella sala operativa della questura è giunta una segnalazione secondo la quale all’interno del pronto soccorso dell’ospedale cinque individui stavano malmenando un medico. Immediatamente è stata diramata la nota-radio e alcuni equipaggi che si trovavano in zona, sono riusciti a intercettare in via Plebiscito l’autovettura con cui gli aggressori si erano da poco allontanati. A bordo dell’auto si trovavano solo quattro dei cinque segnalati, ma grazie ai successivi accertamenti, poco dopo anche il quinto è stato identificato, rintracciato e condotto in questura.

I poliziotti hanno appurato che l’aggressione era scaturita da una richiesta verbale avanzata inizialmente da uno degli energumeni al medico che in quel momento si trovava nel triage: l’uomo avrebbe preteso di conoscere l’identità di una donna ricoverata nel pomeriggio a seguito di un incidente stradale. Attenendosi a quanto prescritto per legge, il medico ha opposto un fermo diniego, spiegando che non era legittimato a fornire le generalità di pazienti a chi non ne è diretto congiunto.

Da qui è scaturito un diverbio a seguito del quale l’uomo, dopo essersi brevemente allontanato, si è nuovamente presentato in compagnia di un suo parente, operatore del 118, in quel momento non in servizio, il quale ha reiterato la precedente richiesta. Ricevendo la stessa risposta negativa, è seguito un nuovo alterco, molto acceso, davanti anche ad altro personale infermieristico.

Poco dopo, mentre il medico era seduto al computer, è stato colto alla spalle da almeno cinque persone e colpito violentemente al volto con un pugno sferrato dall’uomo che per primo gli si era rivolto, di cui poi avrebbe dato compiuta descrizione in sede di denuncia, e successivamente da un altro schiaffo e da un pugno a opera degli altri.

La segnalazione giunta alla sala operativa, nella quale sono state descritte le sembianze degli individui fuggiti e il modello e la targa dell’auto utilizzata, ha permesso alle volanti di zona, impegnate nella vigilanza anche dell’ospedale Vittorio Emanuele, di rintracciare proprio in tempi rapidi gli autori dell’aggressione.

La vittima ha riportato un edema alla regione orbitale e alla regione fronto parietale.

Cappadonna è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e lesioni.

Da ulteriori indagini, è emerso che la donna di cui si richiedevano le generalità aveva tamponato nel pomeriggio, con il proprio motorino, l’auto dell’uomo mentre era parcheggiata.

Per gli stessi reati sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria gli altri quattro autori dell’aggressione.

Sono in corso accertamenti in merito alla posizione e alla qualifica rivestita da uno degli aggressori qualificatosi come operatore 118.

Il pm di turno della Procura della Repubblica ha disposto il collocamento dell’arrestato nelle camere di sicurezza, in attesa del giudizio con rito direttissimo.