CATANIA – Documentazioni e premi di produzione falsi. È questo il motivo per cui sono indagate 56 persone del Consorzio Autostrade Siciliane a cui è stata richiesta la copia dei documenti in cui sono attestati incentivi progettuali.
L’intervento odierno della procura di Messina e della DIA di Catania è un seguito delle indagini che portarono all’applicazione delle misure cautelari nei confronti di 10 persone del C.A.S., tra cui anche imprenditori e funzionari. A loro carico, l’accusa di truffa e corruzione. A dirigere le indagini erano stati il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e i sostituti Stafania La Rosa e Fabrizio Monaco.
Secondo le prime indagini, sembra che siano stati liquidati premi di produzione falsi ad un ingente numero di dipendenti. Non si conosce ancora esattamente a quanto corrisponda la somma.