Interporto di Bicocca nuova sede dell’autoparco, Siap: “Scelta che ci emargina”

CATANIA – Momenti di tensione per la Polizia di Stato di Catania dopo la notizia dell’imminente trasferimento dell’autoparco, del reparto prevenzione crimine, squadra artificieri e della squadra volanti di via San Giuseppe La Rena, all’interno dell‘interporto di Catania Bicocca.

Una notizia che ha fatto andare su tutte le furie i vertici del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) a causa del maggior numero di disagi che potrà portare la nuova sistemazione voluta dal questore di Catania Marcello Cardona.

“La decisione è stata presa dal questore troppo in fretta – afferma Tommaso Vendemmia, segretario del Siap -. Questo porterà ad un risultato più che disastroso per la sicurezza del personale della Polizia di Stato e per i cittadini in generale”.

Tommaso Vendemmia, segretario del Siap

“A nostro parere – continua il segretario Siap – si tratta di una scelta inopportuna presa con superficialità, senza riflettere sulla scelta del sito che la Polizia dovrebbe andare a dividere con gli autotrasportatori, dovendo convivere giornalmente con autoarticolati e scalo merci, in un sito non proprio alla mano”.

“Il sito si trova troppo distante dalla città – tuona Vendemmia -. Bisogna impiegare più di un quarto d’ora di macchina per riuscire a far fronte alle emergenze immediate. Un vero e proprio rallentamento per le volanti che operano in città e spreco di personale per la vigilanza che dovrà essere quadruplicata. Già la polizia catanese deve far fronte a mille disagi e scarse risorse, così si rischia di affondare”.

Altri disagi che sono stati evidenziati dal Siap riguardano, inoltre, il fatto che la nuova sede non offre una autorimessa adatta al ricovero dell’intero parco auto della Questura, che conta oltre 400 mezzi che dovranno per forza essere sistemati all’esterno della nuova sede.

“L’esposizione alle intemperie delle auto – continua Vendemmia – del reparto scorte può ridurre la capacità di blindatura dei vetri provocando risultati disastrosi per tutti noi. Per queste ed altre ragioni noi del Siap abbiamo chiesto al questore di rivedere al più presto il progetto che era maturato per la necessità di abbandonare l’attuale sede contestata sia per l’inagibilità che per il costoso contratto d’affitto di oltre 700 mila euro l’anno“.

“È impensabile scegliere un sito ai margini della periferia sud di Catania che è inadatto allo scopo. Non crediamo che sia l’unica possibilità, così si emargina la Polizia – conclude il segretario Siap – che si allontana sempre più dal contesto cittadino. E poi a chi è utile questa soluzione?”.