ACI CASTELLO – “Devoti tutti e cu bona fidi, viva Santu Mauru”: riecheggia ancora per le strade di Aci Castello la devozione di alcuni cittadini che, ieri, come se nulla fosse, hanno festeggiato il Santo Patrono del Comune, San Mauro Abate.
Come se nulla fosse… perché in effetti, tra l’indifferenza e lo stupore di molti, in Paese, i festeggiamenti di ieri sarebbero dovuti essere sospesi. Il motivo ve lo portiamo alla luce subito: alle 16 circa di ieri pomeriggio, in via Stazione, nella strada che da Aci Castello porta a Ficarazzi, il 19enne Gianluca Pesce, ha perso la vita in un incidente autonomo mentre si trovava a bordo del suo scooter.
Sul posto presenti gli agenti della polizia Municipale locale che, fino alle ore 20 circa, si trovavano ancora sul luogo del sinistro per i rilievi alla presenza, ancora sull’asfalto, del cadavere del giovanissimo Castellese.
I festeggiamenti per il Patrono, dunque, nonostante la notizia della terribile tragedia si sia sparsa a macchia d’olio tra le vie del comune catanese, sono andati avanti: come da programma (che è possibile visualizzare direttamente dal sito della parrocchia di via Re Martino e che trovate nella foto sotto), alle 18, sarebbe iniziata la Santa Messa con a seguito la processione tra le vie del Paese per poi concludersi con i tanto “discussi” fuochi pirotecnici. Lo spettacolo pirotecnico, appunto, con tanto di fuochi a mare, si è svolto come di consueto alla presenza degli stessi “vicini di casa” di quel 19enne che, nel frattempo, si trovava ancora sull’asfalto tra la disperazione dei familiari, parenti ed amici, sconvolti e increduli, per la terribile notizia.
Da Facebook ai messaggi privati, alle chiamate, la nostra redazione è stata presa d’assalto da segnalazioni. Le lamentele, lo sgomento, lo sdegno, ripetiamo, hanno diviso il paese in due fazioni. “È una cosa disumana, non hanno avuto nessuna forma di rispetto. Non è morto un cane, è morto un ragazzo di 19 anni”: questa è una delle tante voci che abbiamo sentito telefonicamente e che, con la rabbia in corpo e un magone nel petto, ci hanno raccontato di quanto accaduto.
Sui social, diversi e numerosi, i commenti scritti da parecchi utenti. “Io mi dissocio, è stato vergognoso – scrive Grazia -, dovevano vergognarsi per il poco rispetto avuto nei confronti del ragazzo, della famiglia e anche degli amici di Gianluca, che ieri hanno vissuto un tragico giorno. Mi vergogno per voi“.
Dello stesso parere Luca: “Non si sarebbero potuti evitare almeno i fuochi d’artificio in rispetto al dolore per la perdita di un figlio così giovane di una famiglia Castellese?”.
“Tutto è andato avanti come se nulla fosse – continua Luca -, nessuna azione intrapresa da parte dell’amministrazione. Certamente si sarebbe potuto portare a compimento il giro del nostro Santo Patrono, ma certamente si dovevano evitare i fuochi d’artificio e l’allegra musichetta della banda musicale. Complimenti per la sensibilità“.
Dal canto suo risponde Manuela: “Era tutto da evitare, non solo i fuochi. Schifo“.
In attesa di una replica da parte di chi, in tutta questa vicenda, non ha sentito il minimo bisogno di sospendere una festa che, l’anno successivo, avrebbe trovato seguito, non ci resta che concludere con una frase che, in molti, ci hanno ripetuto e che, in verità, ci ha toccato nel profondo: “Riposa in pace Gianluca, i fuochi d’artificio sono finiti…”.