Amt, incontro con i sindacati in prefettura. Lo Schiavo: “Un’altra fumata nera”

Amt, incontro con i sindacati in prefettura. Lo Schiavo: “Un’altra fumata nera”

CATANIA – Si è svolta oggi nella prefettura di Catania, un incontro tra la dirigenza Amt e i sindacati autonomi FAISA/CISAL e FAST/CONFSAL a proposito della vertenza AMT/SPA.

Le molteplici questioni che ormai da tempo vedono interessati i lavoratori della partecipata,  rimangono ancora tutte irrisolte e hanno indotto i sindacati a proclamare uno sciopero per il prossimo 5 luglio 2016 e con esso l’effettuazione di sit – in e cortei di protesta.

Una situazione insostenibile e paradossale, venutasi a creare a scapito dei lavoratori dell’AMT/SPA che vedono lesi i propri diritti a fronte di un’illegittima e quanto mai arbitraria applicazione dell’ultimo CCNL, costretti peraltro a subire le ire dei cittadini che non possono utilizzare in maniera ottimale il mezzo di trasporto pubblico urbano.

Mentre gli autisti devono svolgere la propria attività lavorativa in un contesto fuori dal comune, in termini di efficienza e numero di vetture messe in esercizio, i controllori hanno a che fare con un’utenza esasperata che scarica le proprie tensioni su di loro (come l’ultimo episodio di aggressione avvenuta ieri su una linea del BRT). 

A fronte di una montagna di debiti accumulati negli anni, il segretario della Fast/Confsal, Giovanni Lo Schiavo, spiega come “nessuna programmazione seria ci è data conoscere, dove il Socio Unico non prende posizione alcuna e i Vertici aziendali, come se nulla fosse, rimangono inermi a vedere  concretizzarsi il prefallimento societario”.

L’AMT/S.p.A., rispetto ad altre realtà simili, dislocate sul territorio regionale e nazionale, è considerata la “cenerentola” fra tutte, con l’aggravante che nel 2012  ha dovuto subire un doppio taglio chilometrico e con esso, una decurtazione significativa di trasferimenti economici che hanno portato la partecipata del Comune di Catania nelle condizioni di non poter garantire il minimo dei servizi essenziali ai cittadini.

“Non a caso – conclude Lo Schiavo –  nel Consiglio Comunale straordinario di giorno 9 giugno, dedicato alla grave crisi di liquidità in cui versa l’AMT/SPA, abbiamo assistito ad una pantomima dei partecipanti e ad una rappresentazione plastica da parte di quanti, da un verso hanno chiesto invano le dimissioni del presidente Lungaro e del management aziendale, e dall’altro, lo stesso presidente che a tutti i costi ed in maniera raffazzonata e incomprensibile ha cercato di difendere le proprie iniziative assunte durante il periodo della sua gestione”.