Nel gennaio scorso, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari diversi individui: tra questi spiccano i nomi dell’ex deputato regionale Nino D’Asero, del direttore esecutivo della Società Interporti, Rosario Torrisi Rigano, dell’imprenditore Salvatore Luigi Cozza e di un dipendente dell’azienda. La richiesta di rinvio a giudizio vede coinvolto anche Giuseppe Li Volti, ex assistente parlamentare e coordinatore della segreteria particolare di Falcone.
Le accuse dei sette indagati processo per falcone e armao
Le ipotesi di reato nel complesso includono innanzitutto l’induzione indebita a fornire o promettere vantaggi: questa è l’unica accusa che grava sulle spalle di Falcone e Armao. Si prosegue poi con il peculato, la corruzione e la contraffazione e l’uso di sigilli pubblici.
Sembra che siano emerse anche “interferenze illecite” da parte di D’Asero nei confronti di Torrisi Rigano, tramite l’intermediazione di alcuni politici, al fine di revocare il licenziamento per giusta causa di Sangiorgi. Secondo l’accusa, D’Asero si sarebbe rivolto a Falcone, Armao e Li Volti, i quali avrebbero esercitato pressioni sull’amministratore unico della Sis affinché revocasse il licenziamento.
processo per falcone e armao