Inchiesta sanità Catania, indagati ex assessori Razza e Scavone e presidente ordine dei medici La Mantia

Inchiesta sanità Catania, indagati ex assessori Razza e Scavone e presidente ordine dei medici La Mantia

CATANIA – Indagati anche due ex assessori della Regione Siciliana, Ruggero Razza, di FdI, e Antonio Scavone, del Mpa, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Catania sfociata negli arresti domiciliari di tre medici e di un ex funzionario amministrativo dell’università.

Indagato anche il presidente dell’ordine dei medici di Catania, Ignazio La Mantia.

Per loro e per altri cinque indagati la Procura aveva chiesto l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio. Il gip deciderà all’esito dell’interrogatorio di garanzia, come previsto dalla legge.

Terremoto nella sanità Catanese: i NOMI

Nella giornata odierna, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica del Tribunale di Catania, i carabinieri del comando provinciale di Catania, hanno dato esecuzione a 4 misure custodiali degli arresti domiciliari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, nei confronti di:

  • Nunzio Ezio Campagna, di 62 anni;
  • Gesualdo Antonio Missale, di 52 anni;
  • Giuseppe Arcidiacono, di 65 anni;
  • Sebastiano Felice Agatino Ferlito, di 69 anni

in quanto gravemente indiziati in concorso tra loro e con altri soggetti indagati, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese, dei reati di “turbata libertà degli incanti”, “ turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”, “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio o del servizio”.

I ruoli degli indagati

L’attività investigativa ha consentito di acquisire elementi in ordine al ruolo centrale che avrebbero avuto i due indagati Nunzio Ezio Campagna, medico odontoiatra e Gesualdo Antonino Missale, all’epoca dei fatti funzionario amministrativo dell’Università di Catania e di fatto coordinatore dei progetti anche prima e a prescindere da una sua formale nomina, nella organizzazione e pianificazione delle condotte illecite contestate influendo sulla predisposizione dei bandi in modo da rendere pressoché certa la nomina dei soggetti predestinati secondo logiche finalizzate a garantire l’appoggio dei soggetti istituzionali comunque coinvolti nei progetti – ora nella fase genetica ora nella fase esecutiva – oltre  che, contestualmente, a garantire vantaggi per sé o a favore di soggetti loro vicini.

In questo contesto, il ProfSebastiano Felice Agatino Ferlito, quale responsabile scientifico del Progetto denominato “Prevenzione, diagnosi e terapie delle carie dentali riscontrate nei cittadini fragili o in età scolastica della Provincia di Catania” presentato dall’Azienda Policlinico Universitario di Catania nonché componente della Commissione incaricata della selezione del profilo professionale di collaboratore esterno,  si sarebbe prestato a dare attuazione agli scopi dei predetti Missale e Campagna in cambio dell’attribuzione di un incarico in altro progetto a un suo congiunto.

Altra figura emersa è stata quella del Dirigente medico dell’ARNAS Garibaldi Giuseppe Arcidiacono, quale responsabile scientifico del Progetto denominato “Centro Cardio Hub e Spoke – modello di prevenzione e riabilitazione” presentato dall’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Garibaldi” di Catania, che avrebbe concordato con Gesualdo Missale e Nunzio Ezio Campagna l’identità dei soggetti che avrebbero dovuto ottenere gli incarichi attribuiti nell’ambito del progetto da lui gestito in cambio dell’assegnazione di incarichi a persone a lui vicine sempre nei progetti PSN citati.