CATANIA – “Una mostra che racconta un percorso di dolore e speranza, che descrive con la forza delle immagini la tenacia e il sacrificio, fino a quello estremo, di due grandi siciliani. Sono lieto che l’allestimento sia approdato all’aeroporto Fontanarossa di Catania in coincidenza con il trentennale delle stragi del ’92“.
Così il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci commenta l’inaugurazione della mostra fotografica dell’ANSA, con testi e immagini, intitolata ‘L’eredità di Falcone Borsellino’ avvenuta oggi all’aeroporto internazionale di Catania dopo quello di Palermo.
“L’iniziativa, che la Regione Siciliana ha sostenuto con convinzione – aggiunge – darà l’opportunità ai tantissimi viaggiatori che transitano in uno dei più importanti scali aerei del Sud di conoscere meglio la storia e l’operato dei due magistrati trucidati dalla mafia e riflettere su una delle più buie stagioni siciliane perché quanto accaduto non si ripeta mai più“.
“Chi arriva a Catania comprende che la città non ha dimenticato e continua a non girare la testa dall’altra parte. Qui sono ricordati uomini e donne che hanno dato la vita affinché la Sicilia e l’Italia siano parte di un Paese in cui la legge non è un optional, ma una condizione di vita per tutti. Mi colpisce soprattutto vedere i luoghi dove sono nati Falcone e Borsellino. Vuol dire che è la Sicilia che può salvare la Sicilia“, il commento dell’arcivescovo metropolita di Catania Luigi Renna
“Questo – ha aggiunto monsignor Renna – ci deve insegnare a non essere rassegnati, a camminare con le nostre forze sulle nostre gambe. Falcone e Borsellino e Rita Atria, che si toglierà la vita dopo la strage di via D’Amelio, ci insegnano tutto questo. Beati i popoli che non dimenticano queste cose, non dimenticano cosa è accaduto trenta anni fa“.
“Questo posto un transito, un luogo di passaggio – ha sottolineato il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi – ma anche di riflessione per chi torna dalle vacanze e per i turisti. Questa mostra permette di raggiungere l’obiettivo di non essere indifferenti e di ricordarci quel che è successo e che non può e non deve più succedere: un impegno contro tutti i tipi di criminalità“.
“Questa mostra è l’esempio della lotta della nostra regione nella lotta alla mafia – ha detto la presidente di Sac, Giovanna Candura, presente all’inaugurazione con l’amministratore delegato Nico Torrisi – e quale esempio più grande di Falcone e Borsellino e delle loro squadre può esserci, di uomini che hanno creduto alla possibilità di strappare questa nostra terra la malapianta della mafia. In questo aeroporto i viaggiatori possono riflettere su questa che la nostra Isola ha dimostrato di sapere. Ricordare è importante soprattutto guardando in avanti e pensando alle giovani generazioni con l’esempio di ‘martiri’ che hanno creduto nel loro dovere“.
La mostra, realizzata dieci anni fa e ora aggiornata, con i testi dei giornalisti Francesco Nuccio e Franco Nicastro e con le immagini dell’archivio ANSA, oltre a foto inedite dell’album di famiglia dei due magistrati, nel corso degli anni è stata ospitata tra l’altro alla Camera dei Deputati, al Parlamento Europeo di Bruxelles e all’Assemblea regionale Siciliana.
Foto Ansa
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