Inadeguatezza decreto 28 marzo: Asia Usb invia lettera al sindaco di Palermo

PALERMO – Al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in qualità di presidente dell’Anci Sicilia, Asia Usb Sicilia ha inviato una lettera dove chiede informazioni sulle modalità adottate dai Comuni isolani nell’assegnazione del Fondo di solidarietà stabilito dal Decreto del 28 marzo scorso, decreto che assegna somme ai singoli comuni senza alcuna “istruzione per l’uso”.

Claudia Urzì, responsabile regionale di Asia Usb, non ha dubbi sull’inadeguatezza del decreto in questione: “I provvedimenti adottati sono insufficienti per far fronte alle difficoltà economiche che molte famiglie e soggettività già affrontavano prima dell’emergenza Coronavirus. Adesso, l’emergenza sanitaria in corso ha causato una perdita di reddito totale o parziale anche per tantissime altre cittadine e cittadini. Per questo è importante la valutazione che verrà fatta dai comuni nell’assegnazione dei fondi di solidarietà. Per questo abbiamo scritto all’onorevole Leoluca Orlando, presidente di Anci regionale”.

Il problema degli affitti a Catania potrebbe avere conseguenze molto pesanti, ma anche in questo caso gli studenti e i lavoratori fuori sede sono altre categorie da attenzionare.

“La perdita di reddito, di conseguenza – conclude la sindacalista di Asia – ricade sugli affitti, per cui, alla fine dell’emergenza sanitaria, su Catania si abbatterà una valanga di sfratti esecutivi e di sgomberi di abitazioni occupate. Asia Usb ritiene che sia necessario porre l’attenzione anche sulla condizione di studenti, lavoratori precari fuori sede e migranti che sono parte delle categorie sociali più deboli, nella maggior parte dei casi sostengono abitualmente il costo degli studi e dell’alloggio grazie a piccoli risparmi, lavori occasionali o lavori con contratti precari se non addirittura in nero, spesso si tratta proprio di quegli impieghi per cui, ad ora, non sono previste tutele riguardanti gli ammortizzatori sociali”. 

Intanto, a Catania, nonostante il “restate a casa” imposto dal decreto del governo, che prevede multe per chi non lo rispetta, e il Coronavirus in agguato, una ventina di persone ha dato vita a una clamorosa e vivace protesta in piazza Duomo, chiamando in causa il sindaco e l’assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Lombardo. I manifestanti, uomini e donne: “Non possiamo fare più la spesa. Abbiamo bisogno di aiuto. Adesso! Siamo oggi qui perché vogliamo un contatto diretto con il comune, qualcuno che possa spiegarci le procedure necessarie per ottenere gli aiuti stanziati dal Governo e dalla Regione”.