CATANIA – Settembre 2020, con instabilità meteorologica, sembra volerci ancora sorprendere: infatti, nelle ultime ore, gli esperti stanno puntando gli occhi su ciclone simil tropicale che si starebbe dirigendo verso le coste della Sicilia.
Ma cosa è questo ciclone, che rischi comporta e dove si abbatterà?
In primis facciamo chiarezza sul fatto che questo non è un evento eccezionale: infatti, spesso il bacino del Mediterraneo sforna dei veri e propri cicloni tropicali, noti in letteratura scientifica come “Tropical like cyclone”. La loro peculiarità e che, a differenza delle normali perturbazioni, sono difficili da seguire a causa della loro imprevedibile traiettoria.
Il ciclone in questione, soprannominato “Udine“, si è sviluppato oltre 36 ore fa in Libia e, dalle analisi delle ultime 24 ore, oltre a essersi rinforzato, si starebbe dirigendo verso il basso Ionio e la costa orientale della Sicilia (Catania, Messina, Siracusa e perte del Ragusano).
Il ciclone, al suo interno, a causa delle differenze di calore, ha sviluppato un’intensa attività temporalesca che, inoltre, potrebbe essere accompagnata da attività elettrica.
Il suo arrivo, dalle simulazioni effettuate dagli esperti, potrebbe causare piogge torrenziali, in grado di scaricare oltre 200-300 mm di pioggia in poche ore, un rafforzamento dei venti, con bufere di vento sul quadrante meridionale che potrebbero superare i 100 chilometri orari e il rafforzamento del moto ondoso del Mar Ionio, che passerà in breve termine da agitato a molto agitato fino, in alcuni casi, a grosso.
Dalle analisi effettuate dagli esperti, infine, il ciclone potrebbe arrivare in Sicilia tra la serata di domani e venerdì.
Fonte immagine: University of Athens