Il messaggio dell’Arcivescovo Luigi Renna assente alle celebrazioni estive di Sant’Agata. Sviene carabiniere in alta uniforme

Il messaggio dell’Arcivescovo Luigi Renna assente alle celebrazioni estive di Sant’Agata. Sviene carabiniere in alta uniforme

CATANIA – Ad apertura della messa delle 19, momento che precede la processione di Sant’Agata per le vie del Centro storico di Catania, il vicario generale dell’Arcidiocesi di Catania, Vincenzo Branchina, ha letto il messaggio dell’Arcivescovo Luigi Renna, assente alle celebrazioni dell’898° anniversario della traslazione delle reliquie della patrona di Catania.

Durante la cerimonia per via del troppo caldo è svenuto un carabiniere in Alta Uniforme in servizio accanto al busto della Santa. L’uomo è stato subito soccorso.

Nell’omelia Monsignor Branchina aveva poco prima parlato degli effetti del cambiamento climatico.

Il messaggio dell’Arcivescovo Luigi Renna

Nel messaggio scritto dall’Arcivescovo Luigi Renna, convalescente dopo l’infarto che lo ha colpito l’11 agosto, ci sono innanzitutto ringraziamenti rivolti a Dio, alla Madonna, a Sant’Agata e al Beato cardinale Benedetto Dusmet per essere ancora vivo. Renna ha garantito “cuore, mente, energie” per la Diocesi di Catania una volta rimesso, sebbene con “prudenza” per evitare ulteriori problemi di salute. E ancora un abbraccio collettivo e la gratitudine dell’Arcivescovo già espressa nel comunicato di ringraziamento. Infine, l’invito a trasformare ogni “atto di devozione” a Sant’Agata a in “frutto di bene“. Questo il messaggio completo dell’Arcivescovo di Catania Luigi Renna in occasione della festa di Sant’Agata d’estate.

“Gioisca il mio cuore nella tua salvezza,

e canti al Signore che mi ha beneficato (Sal 12,6).

Sono parole di gratitudine al Signore quelle che elevo con voi in questo giorno santo, perché per intercessione di Maria Santissima, della nostra patrona Sant’Agata, del beato cardinale Dusmet, sono ancora in vita dopo l’infarto che mi ha colpito nelle prime ore di domenica 11 agosto.

II Signore mi dona ancora vita e tempo per servire questa cara Arcidiocesi di Catania, alla quale, una volta ristabilito, continuerò a dare cuore, mente, energie, sebbene con prudenza, per evitare ulteriori problemi di salute.

Vi abbraccio tutti, e sento che in questo momento di prova ho imparato due cose:

1) Dire al Signore “Sia fatta la tua volontà”, con quell’abbandono che Sant’Agata ci insegna nel suo martirio.

2) Considerare quanto siano preziosi i sentimenti di fede, di pazienza, di speranza di chi è debole e malato. I malati di ogni tipo sono le persone che più ci insegnano queste virtù.

Ho affidato i miei sentimenti di gratitudine a tutti – autorità civili e militari, sacerdoti, diaconi e consacrati, fedeli tutti – attraversO un comunicato che è stato diffuso ieri.

Ora è tempo di attesa, di seminare speranza, di rendersi saldi nella volontà di Dio.

Sant’Agata ci è vicina con la preghiera e l’esempio.

Ricordatevi che ogni festa, ogni atto di devozione a Sant’Agata deve portare frutto di bene nella nostra vita, per la città e per il mondo.

Luigi Renna

Arcivescovo”

L’omelia del Vicario generale Vincenzo Branchina

Nell’omelia per la Festa estiva di Sant’Agata, Monsignor Branchina ha approfondito il significato della preghiera del Padre Nostro.

Monsignor Branchina si è soffermato su due richieste della preghiera: “Venga il tuo regno” e “Dacci oggi il nostro pane quotidiano“. “Venga il tuo regno” rappresenta l’invito a riconoscere un regno divino di verità, giustizia e pace, un regno che solo chi è “povero in spirito” può accogliere.

Ha sottolineato la necessità di stabilire priorità nella vita, distinguendo tra ciò che è necessario e ciò che è superfluo, come insegnato da Gesù nel discorso della montagna. Ha anche citato esempi di santi e beati che hanno risposto ai bisogni degli altri con gesti concreti, come il beato cardinale Dusmet, beato Rosario Livatino, e Santa Teresa di Calcutta.

Un aspetto evidenziato nell’omelia è stato il richiamo alla situazione della città di Catania. Monsignor Branchina ha sottolineato come Catania, come tutto il mondo, abbia bisogno di Dio per affrontare le sfide attuali, tra cui il cambiamento climatico. “Preghiamo che il signore ci doni l’acqua” ha detto Branchina.

Invocare “Venga il tuo regno” significa, per Catania, chiedere l’intervento di Dio per promuovere un cambiamento che coinvolga anche la cura del creato e una maggiore attenzione alle problematiche ambientali.

Monsignor Branchina ha esortato i fedeli a riconoscere l’urgenza di un cambiamento non solo spirituale, ma anche concreto, che possa portare beneficio alla comunità e all’ambiente.

Sviene carabiniere in Alta Uniforme

Durante la cerimonia, che non si è interrotta, un carabiniere in Alta Uniforme è svenuto a causa del troppo caldo. L’uomo era in servizio accanto al busto di Sant’Agata.

Subito soccorso è stato trasportato nel punto di Primo soccorso dei Cavalieri di Malta.