Il cuore della Sicilia in Guinea Bissau

Il cuore della Sicilia in Guinea Bissau

SICILIA – Nell’adiacente teatro della Chiesa di San Francesco di Paola, in una serata calda non solo climaticamente ma anche di profonda partecipazione e di vicinanza alla popolazione della Guinea Bissau, si è svolta ieri sera una conferenza voluta dal Presidente Santo Finocchiaro e da tutto il Direttivo del Rotary Catania Duomo 150 sul tema “IL CUORE DELLA MISSIONE SICILIA IN GUINEA BISSAU”.

A conferenziare sulla loro oramai decennale esperienza sono stati il Dott. Enrico Ferro, Pediatra e Presidente dell’associazione e la Dott.ssa Fiammetta Altadonna, Rianimatrice Pedriatica, che ogni anno si recano in questo martoriato territorio – povero in tutti i sensi – a portare la loro umanità e professionalità salvando e aiutando le mamme a partorire; mamme che spessissimo vanno incontro a complicazioni e spesso anche alla morte durante il parto, e salvando tanti bambini dalle tante malattie.

Le relazioni del Dott. Ferro e della Dott.ssa Altadonna hanno persino commosso il folto pubblico facendo vivere le difficoltà di questo popolo orgoglioso ma privo di tante piccole cose che sembrano a noi quasi impensabili che non siano conosciute. I relatori hanno messo in luce uno dei territori più poveri del pianeta, basti pensare che i bambini per giocare a calcio – e dicevano che ce ne sono di bravissimi -, si costruiscono le scarpe per giocare a pallone con le bottiglie di plastica.

La cosa che ha colpito il folto pubblico è anche il fatto che questi della missione Sicilia non vogliono stravolgere le loro abitudini o il loro modo di vivere con immediatezza, ma sperano di poter avere mezzi sufficienti per farli evolvere ma con consapevolezza e con lo studio e la cultura, per cui desiderano che oltre al fattore sanitario avvenga pari passo anche la loro evoluzione culturale e che ciò avvenga gradatamente; per questo sperano in un coinvolgimento delle persone di buona volontà, senza chiedere grandi cose. Basti pensare che un sacco di riso per un villaggio costa 30 euro, e per sostenere un ragazzo del Liceo per un anno bastano 50 euro.

Il progetto, che ha anche particolarmente colpito, è quello della “CASA DAS MEAS”, la casa delle madri,  dove le donne partorienti vengono assistite e curate e per questo progetto bastano 2.000 euro l’anno per far sì che per un anno intero si possano salvare tantissime vite umane.

Sono intervenuti: Nino Prestipoino, Presidente del Rotary Viagrande, che ha dato la disponibilità  di collaborare ad Angelo Alaimo, coinvolto emotivamente a questo progetto; Giovanni Falsone, che già dirige un centro per l’accoglienza delle famiglie rumene in Sicilia; il parroco della chiesa padre Scrivano ha concluso la serata con l’assistente del Governatore Alfio Grassi.

Tutti concordi che non si può essere solidali a parole ma bisogna agire e al più presto.