MASCALUCIA – Il corpicino della piccola Elena Del Pozzo è stato ritrovato nelle campagne di via Turano, a Mascalucia (provincia di Catania), a circa 400 metri dall’abitazione in cui la piccola viveva insieme alla madre, Martina Patti, e ai genitori.
Una fine tragica che nessuno si aspettava. Ore di ricerche e interrogatori che non hanno mai convinto gli inquirenti, tanto che facendo pressioni si è arrivati alla verità: Martina ha confessato il luogo dove ha nascosto la figlioletta, ma al momento la confessione dell’uccisione pare non ci sia ancora stata.
Il racconto della nonna paterna di Elena
“Era fredda, ma non con la bambina“, esorta così la nonna paterna di Elena, Rosaria Testa, madre del papà della piccola, Alessandro Del Pozzo. Una lunga dichiarazione, sul luogo del ritrovamento del cadavere della bambina, insieme alla figlia. “Elena era una nipotina speciale, ieri l’ho accompagnata io all’asilo e poi eravamo rimaste che Martina sarebbe andata a prenderla. La lasciava da noi quando voleva e noi, per non fare discussioni, non dicevamo niente. Era strana Martina, tanto“.
La madre avrebbe per tutta la notte ripetuto la stessa versione: aggredita da un commando di soggetti, tre per l’esattezza, che le avrebbero puntato una pistola e prelevato la bambina. Il presunto rapimento diceva fosse avvenuto intorno alle 15, ma la denuncia ai carabinieri di Mascalucia sarebbe stata fatta soltanto nel tardo pomeriggio. In Caserma Martina sarebbe arrivata insieme ad alcuni familiari. Ore di buio che non avrebbero convinto i militari.
Le parole del Procuratore Zuccaro
“Nel corso di un lungo interrogatorio le avevamo contestato molte incongruenze. Ma la donna aveva comunque sempre confermato la tesi dell’aggressione fatta da tre uomini incappucciati di cui uno armato di pistola“.
Il luogo del ritrovamento
Le immagini video