I soldi nella culla del figlio, i furti con spaccata e lo spaccio: NOMI, FOTO, VIDEO e DETTAGLI operazione “La Cosa”

CATANIA – Alle prime ore del mattino, su delega della Procura distrettuale del capoluogo etneo, i carabinieri del comando provinciale di Catania, supportati da personale specializzato del Nucleo Cinofili, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di 6 soggetti indagati a vario titolo per i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e connessi reati-fine, fatti aggravati ex art. 416-bis.1 c.p. dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’associazione mafiosaCappello-Bonaccorsi”.

L’attività di indagine, condotta dalla compagnia carabinieri di Gravina di Catania nei mesi di gennaio-marzo 2018 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, ha tratto spunto dalle emergenze investigative acquisite nell’ambito di una precedente indagine convenzionalmente denominata “Notti Bianche” che aveva consentito di individuare l’esistenza di un sodalizio criminoso promosso e diretto da appartenenti alla associazione di tipo mafioso denominata “Cappello-Bonaccorsi” dedito alla commissione di reati contro il patrimonio con la tecnica della cosiddetta “spaccata/esplosione” dei bancomat/postamat, nel territorio di Catania, Siracusa ed Enna.

Le operazioni effettuate mediante attività tecniche e dinamiche, corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno permesso di fare emergere l’operatività dell’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui si è potuto definire in dettaglio la struttura, le posizioni di vertice, i ruoli dei singoli membri, nonché le dinamiche ed il sistema con cui il gruppo operava e gestiva le “piazze di spaccio”.

Queste erano dislocate su tre siti di interesse: una piazza di spaccio veniva gestita a Francofonte (SR) da Sebastiano Castiglia, mentre le altre due erano attive nella provincia di Catania, segnatamente nel cosiddetto quartierePigno” (ed era gestita da Sebastiano Miano e Alfredo Blancato) e nel quartiere di Librino cosiddetto “Fossa dei Leoni” (ed era gestita da Rosario Ragonese e Maurizio Girone).

Le indagini hanno consentito inoltre di accertare che i proventi derivanti dall’attività illecita di traffico di sostanze stupefacenti, del tipo marijuana e cocaina, posta in essere dagli indagati, erano finalizzati ad assicurare il mantenimento in carcere dei detenuti e a favorire gli interessi del clan Cappello-Bonaccorsi.

I promotori ed organizzatori del sodalizio criminale inoltre detenevano e avevano la disponibilità di armi anche da guerra.

Destinatari delle misure cautelari sono:

  • Alfredo Blancato, 37 anni, nato a Catania (carcere Catania Piazza Lanza);

  • Sebastiano Miano, 26 anni, nato a Catania (carcere Catania Piazza Lanza);

  • Salvatore Musumeci, 26 anni, nato a Catania (già detenuto carcere Cosenza);

  • Federico Silicato, 31 anni, nato a Catania (carcere Catania Bicocca);

  • Sebastiano Castiglia, 32 anni, nato a Lentini (SR) (carcere Catania Bicocca);

  • Gaetano Spataro, 25 anni, nato a Lentini (SR) (carcere Brescia).

Di seguito il VIDEO dell’operazioneLa Cosa“: