I sogni spezzati dalle fiamme, brucia casa del gruppo scout Agesci Catania 5. “I nostri passi saranno più pesanti sulla nostra strada”

I sogni spezzati dalle fiamme, brucia casa del gruppo scout Agesci Catania 5. “I nostri passi saranno più pesanti sulla nostra strada”

MINEO Doveva essere il risultato di un lavoro comune e di squadra, il quale aveva coinvolto tanti giovani e non, bambini compresi. E invece qualcuno, per motivi ancora da definire e in maniera meschina, ha reso vani i sacrifici del gruppo scout Agesci Catania 5. Tale gruppo aveva ricevuto in comodato d’uso una casa cantoniera in contrada Rocchicella, nel comune di Mineo, nel Catanese.

La casa, per un anno e sei mesi, è stata teatro di ristrutturazioni e lavori, messi in atto grazie ai fondi degli autofinanziamenti fatti con i ragazzi scout dell’associazione (lupetti, esploratori guide, Rover e Scolte) e sarebbe dovuta essere inaugurata il 15 dicembre prossimo. Oggi però, la struttura è stata trovata distrutta dalle fiamme, appiccate a quanto pare in maniera dolosa da ignoti.

L’associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani ha scritto a riguardo: “Il gruppo scout Agesci Catania 5, nel maggio del 2018, aveva ricevuto in comodato d’uso una casa cantoniera in contrada Rocchicella, nel comune di Mineo, destinata alle attività scout e a gruppi di preghiera. Dopo un anno e sei mesi di lavori per ristrutturarla, solo con i fondi degli autofinanziamenti fatti con i propri ragazzi scout, (lupetti, esploratori guide, Rover e Scolte) e quasi pronta per l’inaugurazione prevista per il 15 di dicembre 2019 in occasione delle festività natalizie. Oggi, 8 novembre 2019, siamo venuti a conoscenza che ignoti, in maniera dolosa, hanno appiccato fuoco alla casa, procurando notevoli danni alla struttura e provocando forti delusioni e sconforto a noi tutti. Ancora una volta viene tolta ai ragazzi un’occasione sana di crescita personale e spirituale, ancora una volta vengono tagliate le ali a chi vorrebbe volare nel vero, nel buono e nel giusto. Noi non ci arrendiamo e, credendo in quei valori che oggi si stanno piano piano perdendo, continueremo a battere passi pesanti sulla nostra strada”.

Indignato il capo dell’associazione, Antonino Tringale, il quale ha espresso tutta la sua rabbia e delusione per quanto accaduto ai nostri microfoni: “In questo momento stiamo facendo la denuncia ai carabinieri. Siamo anche assieme ai vigili del fuoco, dato che la casa è a due piani, uno dei quali risulta pericolante. Questo è un atto doloso contro il gruppo scout dell’Agesci. La casa era quasi abbandonata e di proprietà della provincia, la quale l’aveva data in comodato d’uso a noi per fare vivere delle esperienze ai bambini facenti parte degli scout e non, a gruppi religiosi e non solo. Con il nostro lavoro fatto assieme ai ragazzi l’abbiamo ristrutturata. Per la cerimonia di inaugurazione, prevista per giorno 15 dicembre, avevamo invitato il vescovo, il sindaco e le autorità. Invece, qualcuno ha pensato di non farci fare nulla e l’ha bruciata“.

Tringali ha proseguito dichiarando i suoi sospetti riguardo la situazione venutasi a creare: “Non so se definirlo un atto mafioso, ma di sicuro intimidatorio. Come se qualcuno ci volesse via dalle scatole. Noi siamo stati avvisati oggi, ma l’incendio sarà stato appiccato ieri o, al massimo, l’altro ieri. Oltre ad aver presentato denuncia, abbiamo chiamato anche il sindaco tramite la dottoressa Spadafora, nostra referente della provincia regionale di Catania. Loro stanno aspettando le nostre comunicazioni“.

Non solo rabbia, ma anche forza di ricominciare e di lanciare un messaggio, specialmente a chi ha provato a distruggere i sogni e i sacrifici di chi voleva fare solo del bene: “Questa notizia deve ‘camminare’ e fare rumore. Per noi è importante che questa storia giri. Noi non ci fermeremo . I nostri passi saranno più pesanti sulla nostra strada. Spero che questo messaggio arrivi a tutti i gruppi scout del mondo e anche a chi non ne fa parte. Non sarà un atto così meschino a fermarci“.