CATANIA – Arriva perentorio l’ordine dal Comune “da qui la salma deve essere spostata”. Nonostante, dunque, l’errore sia partito dalla direzione e manutenzione dei servizi cimiteriali del Comune di Catania a farne le spese è sempre il cittadino… per di più morto, che dovrà lasciare la cella colombare in cui è stato sepolto perché sette anni prima quello stesso posto era stato venduto a un altro.
Insomma a Catania si litiga pure per i loculi e a preoccuparsi ora devono essere anche i nostri cari defunti che piuttosto che vivere beati fra le anime del Paradiso, devo proteggere con le mani e con i piedi il posto dove garantirsi l’eterno riposo.
La storia già l’avevamo raccontata qualche settimana fa, ora è arrivato il provvedimento dirigenziale che intima al secondo acquirente l’estumulazione. “È veramente uno schifo – racconta A. F. figlio della persona sepolta che dovrà raccogliersi i pupi e lasciare il posto a un altro -. Ci avevano promesso che mio padre di lì non lo avrebbero spostato e invece ora su carta intestata ci comunicano l’ordine. Alcuni giorni fa ho parlato con un mio amico e anche lui ha avuto lo stesso disguido”.
Ora le cose sono due: o in questo ufficio regna il caos più totale o i dipendenti non sono all’altezza della situazione… non c’è via d’uscita. Perché vendere a due famiglie diverse lo stesso loculo? È mio o è tuo… questo è il dilemma che vede le due fazioni agguerrite a suon di diffida mentre il Comune annulla in autotutela l’autorizzazione alla tumulazione del signor R. F., sepolto lì l’anno scorso.
Una storia a tratti paradossale… e adesso la famiglia F. sbatte i pugni sul tavolo e chiede con la stessa perentorietà un risarcimento danni di diecimila euro dopo aver acquistato la cella colombare che adesso le stanno togliendo per oltre mille euro.