I cuori dei neonati possono attendere. Nel Policlinico di Catania bloccate le visite perché l’Utin ha solo un macchinario. Ed è guasto

I cuori dei neonati possono attendere. Nel Policlinico di Catania bloccate le visite perché l’Utin ha solo un macchinario. Ed è guasto

CATANIA – “Pronto? Terapia Intensiva. Ci dispiace, provi la prossima settimana”. Non più tardi, non domani. Fra una settimana. Il neonato può attendere. La sua salute può attendere. L’ansia della madre può attendere. Una settimana. Ancora una settimana. Ma non per avere la certezza che l’esame prescritto sarà fatto. Una settimana ancora soltanto per sapere se sarà possibile farlo, l’esame. SE. Un SE grande così.

Perché la macchina per l’ecocardiogramma dell’Utin-Neonatologia del Policlinico di Catania è guasta. Perché la Neonatologia del Policlinico ha soltanto una macchina per l’ecocardiogramma. Ed è guasta. Una soltanto. Guasta. E tutto si ferma. E i neonati vengono lasciati alla porta. E le madri vengono rimbalzate al telefono. Ed i padri non si capacitano. Madre e padre non si capacitano. E’ possibile che l’Utin-Neonatologia del Policlinico di Catania abbia a disposizione soltanto un macchinario per svolgere l’importantissimo esame al cuoricino delle piccole creature? E’ possibile che il reparto di Terapia Intensiva Neonatale e di Neonatologia abbia a disposizione soltanto uno strumento del genere e che quando si guasta bisogna attendere giorni su giorni per la riparazione?

È possibile. Succede. Nella nazione dove i medici sono costretti a soccorrere i pazienti sul pavimento di un Pronto Soccorso, così come è accaduto in Campania, succede. A Catania succede che i medici del Policlinico siano costretti a rimandare le visite da loro stessi prescritte perché non hanno lo strumento necessario per potere svolgere il loro lavoro. L’unico macchinario a disposizione del reparto Utin-Neonatologia è spento già da più di due settimane e il prossimo appuntamento telefonico per sapere in quale giorno fare visitare il proprio bambino è stato rimandato di altri 7 giorni. Un lasso di tempo che denuncia tempi lunghi, di certo incerti, incertissimi, da caos organizzativo, da gorgo burocratico, perché rimandare di settimana in settimana vuol dire che non si ha idea di quando il problema sarà risolto, vuol dire che chi opera all’interno del reparto Utin-Neonatologia del Policlinico di Catania è costretto a navigare a vista.

“Non sappiamo cosa dirle – dice il medico di turno che risponde alle chiamate – telefonano numerosi genitori per prendere l’appuntamento ed è da più di 15 giorni che siamo costretti a dire che devono riprovare più in là perché non abbiamo la macchina per l’ecocardiogramma operativa. E sì, ne abbiamo una soltanto per l’intero reparto. Quando si guasta quella non possiamo fare altro che bloccare certi esami”.

Alessandro Sofia