Guardia di Finanza in azione, sequestrata l’attività “I Vicerè”: apparteneva a un esponente mafioso di spicco – VIDEO

Guardia di Finanza in azione, sequestrata l’attività “I Vicerè”: apparteneva a un esponente mafioso di spicco – VIDEO

NOTO – Su proposta della Procura della Repubblica, i finanzieri del comando provinciale di Catania, in sinergia con i colleghi di Siracusa, hanno eseguito un provvedimento di applicazione di misura patrimoniale, emesso dal Tribunale di Catania, sezione misure di prevenzione, che ha portato al sequestro di un’attività commerciale appartenente a Domenico Waldker Albergo, 58 anni, detto “Rino”, esponente di riferimento del clan siracusano “Trigila”.

Nel luglio 2019 i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania avevano già eseguito un sequestro nei confronti del responsabile per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro relativo a un patrimonio costituito da 2 terreni, 9 fabbricati (tra i quali una villa residenziale), 40 rapporti bancari, 5 autovetture, 3 motoveicoli nonché 8 imprese aventi la loro sede a Noto (Siracusa) e tutte esercenti attività di ristorazione, bar e chiosco.

Il provvedimento, eseguito con la collaborazione dei finanzieri della tenenza di Noto, si estende all’attività commerciale denominata “I Vicerè” in quanto ritenuta una mera prosecuzione della “Ditta individuale Ferla Giuseppina” con sede a Noto in piazza Municipio, esercente l’attività di “chiosco bar caffetteria gelateria” già sequestrata nel luglio 2019.

La ditta “I Vicerè” nasceva da una comunicazione di variazione del luogo di esercizio presentata dalla consorte del preposto che prendeva in affitto, alla fine del 2019, un locale a Noto in via Viceré Speciale. La ditta manteneva la stessa partita Iva della precedente ed è stata accertata la stabile presenza di Domenico Albergo Waldker, di Giuseppina Ferla e dei figli.

L’uomo, reggente del clan nei periodi di detenzione di “Pinuccio”, è già stato condannato per la sua partecipazione all’associazione mafiosa nonché per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, illecita concorrenza nonché plurime violazioni alla normativa di prevenzione antimafia.

Forte della sua indiscussa, storica caratura criminale e della capacità intimidatoria derivante dalla sua appartenenza al cartello mafioso “Nardo-Aparo-Trigila”, a partire dagli anni 2000 aveva acquisito attività di ristorazione e bar al centro di Noto. Il sequestro conferma la pericolosità dell’uomo che si manifestava nell’atto dell’emissione, nell’aprile 2019, di due interdittive antimafia per le società della famiglia, “La Cattedrale s.r.l.s.” e “Quelli del Chiosco s.r.l.”.

Prima dei provvedimenti, infatti, le società erano state trasferite a ditte individuali neo costituite, tutte nella disponibilità della cerchia familiare e affettiva di “Rino”. In altre parole, venivano attuate, in rapida sequenza, locazioni aziendali finalizzate a rendere vani i provvedimenti amministrativi; stessa metodologia adottata e riscontrata nell’impresa oggetto della misura ablativa eseguita in data odierna.