CATANIA – Prosegue l’attività di contrasto al lavoro sommerso e di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte del Contingente Sicilia dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, impegnato nei giorni scorsi in un nuovo intervento sul territorio etneo.
Nella giornata del 22 luglio, una squadra composta da ispettori ordinari e tecnici ha eseguito controlli mirati nel comune di Gravina di Catania, riscontrando gravi irregolarità in due distinte attività produttive: un cantiere edile e un salone per parrucchieri.
Cantiere edile: lavoratore in nero e sospensione dell’attività
Nel primo caso, gli ispettori hanno accertato la presenza di un lavoratore privo di regolare contratto, affiancato da un solo dipendente formalmente assunto. L’impresa è stata immediatamente colpita da un provvedimento di sospensione dell’attività, in applicazione della normativa vigente.
All’azienda sono state comminate sanzioni per un totale di 8.400 euro, che comprendono sia la maxisanzione per lavoro irregolare, sia la mancanza della patente a crediti, obbligatoria per operare nei cantieri edili. L’impresa è stata conseguentemente allontanata dal cantiere.
Salone per parrucchieri: lavoratore irregolare e sanzioni
Situazione simile in un salone di parrucchiere, dove è stato rilevato l’impiego di un lavoratore “in nero”. Anche in questo caso è stata contestata la sanzione per lavoro sommerso, fino a un massimo di 3.900 euro.
Violazioni sulla sicurezza sul lavoro
In entrambi i casi, i controlli hanno fatto emergere anche violazioni in materia di salute e sicurezza, in particolare il mancato adempimento dell’obbligo di sorveglianza sanitaria per i lavoratori irregolari. Ai datori di lavoro sono state notificate due prescrizioni con relative sanzioni pari a 1.423,84 euro ciascuna.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ribadisce l’importanza dei controlli preventivi per garantire la sicurezza dei lavoratori e la legalità nei rapporti di lavoro, soprattutto nei settori più esposti a fenomeni di irregolarità.