Gli arresti e le denunce di oggi a Catania

Gli arresti e le denunce di oggi a Catania

CATANIA – Proseguono senza sosta i controlli e le perquisizioni dei reparti della Polizia di Catania. Solo nelle ultime ore le Forze dell’Ordine hanno dovuto contrastare i reati di spaccio, furto, lesioni aggravate e reati al patrimonio, nel tentativo di ristabilire l’ordine e la sicurezza pubblica.

Arrestato 52enne per spaccio nel quartiere di San Cristoforo

Gli agenti della Squadra Mobile hanno perquisito e setacciato un’abitazione nel quartiere di San Cristoforo, utilizzata come canale di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’immobile è stato fermato un 52enne catanese, colto in fragrante e trovato in possesso di sostanze, quali marijuana e cocaina, oltre che di ingenti somme di denaro ricavate dalla vendita delle precedenti.

L’uomo è stato arrestato in seguito al provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Catania.

Aggressione ai danni di un 54enne in viale Raffaello Sanzio: aveva rubato un telefono

Nella mattina di ieri, gli agenti della Polizia di Catania sono intervenuti in seguito ad una segnalazione di lite in viale Raffaello Sanzio tra due uomini. Sul posto è intervenuto anche il 118 per soccorrere la vittima dell’aggressione, un 54enne catanese.

L’uomo sarebbe stato ferito da un 49enne, individuato tra i presenti, proprietario di un negozio di toilettatura. Secondo una prima ricostruzione fornita dal colpevole, il 54enne avrebbe, qualche giorno prima, rubato un telefono al suo aggressore. Gli inquirenti hanno deciso di ispezionare la macchina della vittima, ritrovando il telefono descritto dal 49enne.

Le indagini sono ancora in corso, ma, al momento, i due sono stati denunciati rispettivamente per furto e per lesioni aggravate.

Approvvigionamenti irregolari di energia elettrica: colpita una lavanderia nel quartiere di Picanello

Sono stati effettuati controlli mirati al contrasto dei reati al patrimonio nel quartiere di Picanello.

In particolare, la Polizia, affiancata dal personale Enel, ha ispezionato una lavanderia sulla quale erano ricaduti i sospetti degli agenti. Sembrerebbe, infatti, che la titolare dell’attività, attraverso l’allaccio di 4 cavi elettrici, abbia creato un dispositivo previsto di un secondo contatore collegato alla rete pubblica, il cui scopo era quello di alimentare tutti i macchinari in uso (lavatrici, lavasecco e ferri da stiro). Il contatore regolare, invece, avrebbe dovuto alimentare solo l’illuminazione del locale, con un risparmio sui costi della bolletta stimato in circa 1000 euro al mese.

Accanto al contatore i poliziotti hanno trovato un foglio di carta con cui la titolare aveva dato indicazioni ai dipendenti sull’utilizzo dei contatori, raccomandando che per lavorare occorreva tenere attaccato il “contatore nero”.

La donna è stata arrestata e il contatore irregolare è stato sequestrato.