Giustizia catanese: il Consiglio Superiore della Magistratura al lavoro per la riorganizzazione

Giustizia catanese: il Consiglio Superiore della Magistratura al lavoro per la riorganizzazione

CATANIA – Rivoluzione nella giustizia catanese, dove si attende la nomina del nuovo presidente della Corte d’Appello.

Lo scorso 31 dicembre, infatti, Alfio Scuto è andato in pensione. Oggi, a Roma, la V Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura si è riunita per scegliere la lista dei nomi da presentare al Plenum. In totale ci sono 12 domande, tra le quali compaiono quelle dell’attuale gip di Catania Nunzio Sarpietro e di quello di Palermo Cesare Vincenti. Insieme a loro, hanno presentato la loro candidatura anche il giudice di Cassazione Giuseppe Meliadò, il presidente del Riesame di Catania Maria Grazia Vagliasindi e il giudice Dorotea Quartaro. In caso di esito positivo da parte della V Commissione, in 30 giorni circa i 26 votanti del Plenum potrebbero dare il loro responso finale.

Nel riordino dei ruoli ci sono anche 8 domande per il ruolo di “secondo” alla procura generale, dopo che Salvatore Scalia ha lasciato il posto libero. Tra gli aspiranti, ci sono il componente della procura nazionale antimafia Carlo Caponcello, il procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo, il capo della procura di Ragusa Carmelo Petralia e il suo “aggiunto” Francesco Puleio.

Alcuni di questi hanno avanzato la propria candidatura anche per prendere il posto dell’ex procuratore di Catania Giovanni Salvi, oggi a Roma. Attualmente, infatti, l’incarico è ricoperto dal vicario Michelangelo Patanè. Oltre a Caponcello, Petralia, Puleio e Fonzo, compaio i nomi del procuratore aggiunto a Messina Vincenzo Barbaro e di quello di Catania Amedeo Bertone; il procuratore di Trapani Alfredo Morvilo; il sostituto procuratore di Palermo Anna Maria Palma Garnier e l’altro aggiunto di Catania Carmelo Zuccaro.

Inoltre, sono state presentate 13 domande per il posto di procuratore aggiunto. Di questi ne verranno selezionati 5. Per il cambio della guardia a capo del tribunale, invece, si dovrà attendere che vada in pensione l’attuale presidente Bruno Di Marco.