CATANIA – Nuovo episodio di violenza all’interno di un carcere siciliano. Questa volta siamo a Catania all’interno della casa circondariale di piazza Lanza, dove questa mattina, un giovane agente è stato brutalmente aggredito da un detenuto catanese, che ha reagito in modo violento al rifiuto dell’agente di lasciarlo parlare con l’Ispettore capo reparto dopo il passeggio. A riferirlo è il sindacato Sappe attraverso il rappresentante siciliano Francesco Pennisi.
L’agente ha cercato di gestire la situazione, ma il detenuto l’ha assalito, colpendolo al viso. Grazie all’intervento tempestivo dei colleghi, la situazione non è degenerata ulteriormente. L’agente, dopo l’aggressione, è stato curato in ospedale e dimesso con una prognosi di una settimana.
Pennisi sottolinea che questo è solo l’ultimo di una serie di incidenti violenti nel carcere, sottolineando una crescente preoccupazione per la sicurezza e l’ordine. Ha anche menzionato che la struttura è senza un responsabile stabile da alcune settimane. Questa situazione ha creato un clima di tensione tra il personale, che si sente sempre più a rischio.
Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha esortato le autorità a prestare attenzione alle problematiche del carcere di Catania. Ha sottolineato le sfide nella gestione di detenuti con profili particolarmente aggressivi, spesso trasferiti in Sicilia, senza opportunità di diversa collocazione regionale. Capece elogia il lavoro degli agenti, che operano in condizioni difficili e con un organico ridotto. Ha concluso chiedendo un intervento urgente sulle questioni legate alla gestione dei detenuti, in particolare quelli stranieri e con problemi di salute mentale, e ha criticato la mancanza di risposta da parte del Capo del Dap, Giovanni Russo.