GIARRE – Controllata un’autovettura mentre transitava in pieno centro abitato. Il conducente ha improvvisamente rallentato la marcia vedendo gli agenti, destando il sospetto di quest’ultimi. I carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Giarre, durante un servizio di pattuglia svolto in mattinata, hanno fermato il veicolo, procedendo con i dovuti accertamenti. L’operazione rientra nell’ambito delle attività finalizzate alla tutela della salute pubblica e alla sicurezza alimentare.
I controlli a Giarre
Nel dettaglio, l’equipaggio ha immediatamente raggiunto il mezzo per controllarlo, comprendendo fin da subito il motivo del tentativo da parte del conducente, un 31enne residente a Catania già noto alle forze dell’ordine, di eludere il controllo. Nel bagagliaio del veicolo vi erano infatti ben 90 chili di molluschi, stipati e privi di qualsiasi documentazione che ne attestasse la tracciabilità.
Gli investigatori dell’Arma di Giarre hanno prontamente richiesto l’intervento del personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio, in linea con le disposizioni delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare.
Il materiale rinvenuto
Giunti sul posto, hanno effettuato un’attenta ispezione del prodotto ittico rinvenuto, constatando la totale assenza di documentazione idonea a certificarne la tracciabilità. Tale mancanza rappresenta una grave violazione delle norme sanitarie, in quanto non è possibile risalire e ricostruire la storia del prodotto lungo tutta la filiera, dalla raccolta o allevamento fino alla distribuzione e al consumo, garantendo così che siano rispettati gli standard igienico-sanitari previsti dalla legge.
I provvedimenti
Proprio per l’assenza di tali garanzie, non potendo accertare la provenienza e le condizioni di conservazione dei molluschi, il personale dell’A.S.P. ha disposto il sequestro sanitario e la successiva distruzione di tutto il materiale, allo scopo di tutelare la salute pubblica.
Il prodotto, verosimilmente destinato alla vendita senza alcun controllo ufficiale, è stato così sottratto alla commercializzazione, impedendo che potesse finire nei circuiti di distribuzione al dettaglio, in violazione delle più basilari normative di sicurezza alimentare.
Contestata al 31enne una sanzione amministrativa pari a 2.100 euro, oltre al fermo amministrativo del veicolo utilizzato per il trasporto illecito.