GIARRE – Il comando provinciale carabinieri di Catania, oltre a incrementare i servizi di prevenzione generale su tutta la Città Metropolitana, a tutela della sicurezza di cittadini e turisti, attraverso le sue 2 Tenenze e 61 Stazioni Carabinieri capillarmente distribuite su tutta la Provincia etnea, ha altresì ulteriormente potenziato i controlli “a tappeto” sui beneficiari delle misure di detenzione alternative al carcere, con l’obiettivo di vigilare sul rispetto degli obblighi imposti.
In tale contesto operativo, una pattuglia della Stazione carabinieri di Giarre, nel corso di un servizio volto a verificare la presenza in casa di un arrestato domiciliare di 22 anni per reati connessi agli stupefacenti, al momento di accedere alla palazzina, ha rivolto la propria attenzione verso un giovane, che con atteggiamento frettoloso e guardingo, stava proprio uscendo dall’abitazione che doveva essere controllata dai militari.
Il ragazzo, non ancora maggiorenne, è stato quindi bloccato dai carabinieri, che gli hanno subito chiesto di spiegare il motivo della sua presenza in loco, domanda che gli ha causato un improvviso momento di confusione, tanto da non riuscire a formulare risposte convincenti.
Inevitabile pertanto la perquisizione, che difatti permetteva di trovar addosso all’adolescente una dose di marijuana.
A quel punto, essendo piuttosto chiaro che il minorenne aveva appena acquistato la droga dal soggetto agli arresti domiciliari, l’equipaggio, in modo discreto per scongiurare che l’eventuale stupefacente fosse gettato via, ha deciso di accedere all’appartamento e di perquisirlo.
In effetti, i sospetti sono poi risultati fondati, poiché al termine di un’approfondita attività di controllo, sono stati recuperati 54 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi, nonché 1.300 euro in contanti, frutto dello smercio illecito, tutto sottoposto a sequestro.
L’uomo quindi, nonostante si trovasse ai domiciliari, non ha evidentemente “imparato la lezione”, continuando nella sua attività criminale di pusher.
Lo stesso è stato pertanto arrestato per detenzione finalizzata allo spaccio di droga e accompagnato al carcere di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, disponendo per lui l’immediato ripristino dei domiciliari già “sofferti”.
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