Giarre, assalto a bar-tabacchi con volto coperto e pistola in pugno: un arresto, si cerca il complice

Giarre, assalto a bar-tabacchi con volto coperto e pistola in pugno: un arresto, si cerca il complice

GIARRE – I carabinieri della Stazione di Macchia di Giarre, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo della compagnia di Giarre e della Stazione di Riposto, hanno arrestato il 26enne Giuseppe Viscuso di Riposto, poiché ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso.

Ieri mattina, con l’aiuto di un complice in fase di identificazione, il soggetto ha assaltato il bar tabacchi di via Principe di Piemonte a Macchia di Giarre. Con il volto travisato da passamontagna e pistola in pugno, i due criminali hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale all’interno del quale, dopo aver danneggiato il bancone, le due vetrate anti-Covid delle due dipendenti addette alla ricevitoria, si sono impossessati del denaro contante e di diverse confezioni di tabacchi.

L’immediato sopralluogo, effettuato dai carabinieri intervenuti sul posto dopo la rapina, e l’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza hanno consentito agli stessi di fissare alcuni elementi utili per l’attività investigativa. Tra questi sono stati notati l’auto utilizzata dai malviventi per compiere la rapina, una Fiat Punto di colore bordeaux; il movimento claudicante di uno dei rapinatori e l’abbigliamento indossato dagli stessi.

Partendo proprio dall’auto, risultata rubata poche ore prima in piazza Commercio a Riposto, gli investigatori dell’Arma, visionando altre immagini registrate dalle telecamere sul luogo del furto, hanno evidenziato come l’autore aveva lo stesso passo claudicante e indossava gli stessi vestiti di uno dei rapinatori del bar tabacchi.

Risaliti all’identità del presunto autore, già noto per i precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio e droga, i carabinieri hanno immediatamente eseguito una perquisizione nella sua abitazione dove sono state trovate e sequestrate delle scarpe ginniche di colore, marca e modello identiche a quelle indossate dal rapinatore claudicante. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato portato al carcere di Enna.