CATANIA – È tornato in libertà, Angelo Piana, arrestato lo scorso 28 novembre durante l’operazione della Direzione distrettuale Antimafia di Catania, che ha “decapitato” i vertici di due clan mafiosi influenti nel territorio: i “Cappello” e i “Laudani” con l’accusa di gestione illecita della raccolta di rifiuti.
Tra gli arrestati anche il geometra Piana accusato dei reati di corruzione e turbativa d’asta con riferimento ad una gara finalizzata ad assegnare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti presso il Comune di Trecastagni.
In data odierna, il tribunale di Catania, ha accolto l’istanza di riesame presentata dagli avvocati Giuseppe Lipera e Pietro Lipera, difensori del geometra catanese, ordinando l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 17 novembre 2017 dal G.I.P. di Catania, dott.ssa Cristaldi, ordinandone l’immediata rimessione in libertà.
Grande compiacimento da parte dei difensori: “Non conosciamo ancora le motivazione del provvedimento, ma l’intero quadro accusatorio mostrava e mostra tutt’ora tantissime crepe. In tema di esigenze cautelari, poi, non vi era alcuna ragione per privare il signor Piana Angelo, geometra incensurato, della propria libertà”.
Il Tribunale della “libertà” depositerà le motivazioni del provvedimento entro quarantacinque giorni.