Furto all’Ottica Pelleriti di via Simili, malviventi forzano ingresso e portano via cento paia di occhiali

Furto all’Ottica Pelleriti di via Simili, malviventi forzano ingresso e portano via cento paia di occhiali

CATANIA – Furto con scasso, questa notte, a Catania, esattamente in via Giuseppe Simili civico 28. Presa di mira è stata l’Ottica Pelleriti, uno dei negozi più noti della zona. Il furto si sarebbe svolto alle prime ore dell’alba. Erano circa le tre e mezza quando gli agenti della polizia di Catania hanno avvisato la proprietaria, Giusy Pelleriti, di quanto accaduto.

Sembrerebbe che i ladri, per poter entrare, abbiano forzato la porta d’ingresso. Una volta dentro, sono riusciti a portar via ben cento paia di occhiali, prima di dileguarsi il più velocemente possibile. Sul furto indaga la polizia che, in queste ore, cercherà di risalire ai malviventi. Sul posto è giunta anche la polizia scientifica per i rilievi del caso.

“Quando ti chiamano alle tre e mezzo del mattino, non sei particolarmente reattivo. Ci metti un po’ a capire le parole di chi sta all’altro capo del telefono. Alle tre e mezzo del mattino, le parole “scasso”, “furto”, “polizia” e simili non le intendi subito. Ci metti un paio di secondi. Quando le metti insieme e realizzi, lì comincia il vero panico. I dieci minuti successivi non li ricordi nemmeno la mattina successiva. Quando dieci minuti dopo la telefonata arrivi nel tuo negozio, il posto in cui passi più tempo in assoluto, il posto che chiami casa, su cui hai investito il tuo futuro, beh… quando lo vedi ridotto così, vai a pezzi. Non è il danno economico quello che ti distrugge, è la consapevolezza di non sentirti più al sicuro in quel posto che ti ha protetto fino a quel momento, è la violenza con cui lo hanno fatto, è la paura di andare a dormire la sera temendo lo squillo del telefono alle tre e mezzo del mattino. Adesso ci rimbocchiamo le maniche, rimettiamo in ordine e andiamo avanti, a testa alta. Ma il cuore è a pezzi. E con esso la fiducia nel genere umano”, questo lo sfogo della figlia della titolare, Irene Alleruzzo, sul proprio profilo Facebook.

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