CATANIA – Undici furti in quattro mesi avvenuti in comuni etnei, la banda usava il metodo della spaccata. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania ha delegato alla Polizia di Stato, in particolare al personale del Commissariato di pubblica sicurezza di Adrano e della Squadra mobile di Catania, coadiuvati dal Reparto prevenzione crimine “Sicilia Orientale”, l’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e di una misura di arresti domiciliari. Queste misure sono state emesse dal Gip e riguardano otto persone, gravemente indiziate, che sono accusate di aver commesso reati contro il patrimonio nel periodo tra gennaio e maggio del 2023.
L’indagine è stata coordinata dalla Procura e ha avuto inizio a partire dal mese di gennaio grazie alle indagini condotte dal Commissariato di Adrano. Queste indagini sono state incentrate su un furto aggravato, avvenuto il 20 gennaio, con il metodo noto come “spaccata”, ai danni di un negozio di abbigliamento per bambini situato in via Garibaldi ad Adrano.
Durante il prosieguo delle indagini, sono stati identificati anche altri membri del gruppo che sembrano essere coinvolti in furti ai danni di esercizi commerciali sia ad Adrano che in altri comuni della provincia. Questi furti venivano commessi utilizzando macchine rubate che venivano schiantate contro le vetrine dei negozi. Inoltre, il gruppo era coinvolto in furti mirati ai contenitori di monete delle macchine distributrici di alimenti e bevande presso edifici pubblici, soprattutto scuole.
Gli indagati sono stati accusati specificamente dei seguenti furti con la tecnica della spaccata avvenuti in:
Le indagini hanno permesso inoltre di attribuire alla banda il tentato furto in una rivendita di telefonini nel comune di Scordia la notte del 6 aprile.
Inoltre, gli indagati sono accusati di tre furti all’interno dell’istituto scolastico “Canonico Bascetta” di Adrano, due furti presso l’istituto scolastico Sant’Antonio di Adrano e un furto nei locali della ex Pretura di Adrano.
Durante le indagini, è emerso che uno dei destinatari delle misure restrittive è coinvolto nello spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina e marijuana.
Le persone per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere sono:
La persona sottoposta agli arresti domiciliari è Leonardo Milazzo, di 23 anni. Dopo aver espletato le formalità di rito, tutti gli indagati destinatari delle misure cautelari sono stati tradotti presso il carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
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