Fuga d’amore con il bottino: sacerdote svaligia conto della chiesa

ACIREALE – Si appropria dei soldi e compie una fuga d’amore. E ad aggravare la sua posizione è il fatto che è un sacerdote, per essere più precisi un frate religioso preposto al ruolo di rettore camilliano del centro di prima accoglienza per poveri ed emarginati “Casa Sollievo di San Camillo” di Acireale.

Come riporta il quotidiano “La Sicilia”, il quarantaquattrenne si sarebbe appropriato di circa 29 mila euro dalle casse della “Casa Sollievo” e sarebbe scappato con una volontaria, pur non toccando quelli offerti dalla Diocesi di Acireale. I fatti sono ancora da accertare, ma la denuncia è stata sporta dall’avvocato difensore del centro, Giampiero Torrisi. 

Il legale è stato molto duro, precisando che quello che importa maggiormente non è la fuga d’amore, bensì l’appropriazione di denaro destinato all’istituto.

Il fatto ha colto di sorpresa anche il vescovo della Diocesi di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, che però ha mostrato serenità nel sapere che i soldi destinati alla diocesi non sono stati portati via.