CATANIA – La Polizia di Stato di Catania, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale a due fratelli 26enni responsabili di reiterate violenze verbali e fisiche nei confronti dei genitori, attraverso le quali sono giunti a imporre un regime di vita vessatorio e umiliante, caratterizzato dalla denigrazione delle loro persone e dal timore per la loro incolumità.
I fatti contestati risalirebbero già al 2014.
Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica ed eseguite dagli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale, hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero la responsabilità dei due fratelli per una serie di fatti contestati. Allo stato attuale degli atti, si è ancora in una fase processuale in cui non è consentito l’intervento della difesa
In una circostanza risalente allo scorso marzo, uno dei due indagati si sarebbe arrabbiato con la madre per alcuni lavori di giardinaggio realizzati presso l’abitazione familiare, la cui esecuzione non sarebbe stata a lui gradita.
Pertanto, questo sarebbe bastato per sferrare un pugno al volto della donna, che riportava una lesione personale, consistente in un trauma alla mandibola sinistra, con prognosi di sette giorni.
Le condotte erano divenute talmente tanto insostenibili che i coniugi, per difendersi dagli atteggiamenti aggressivi dei figli, di notte preferivano chiudere a chiave la porta della loro stanza per poter dormire.
La successiva attività di riscontro, delegata dalla Procura della Repubblica di Catania ed effettuata dal commissariato acese, ha portato il Sostituto Procuratore titolare del procedimento penale a richiedere al GIP presso il Tribunale di Catania la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con applicazione del braccialetto elettronico.
Alla luce dei fatti e considerata la gravità delle condotte contestate, lo scorso 30 settembre, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare dei figli violenti, con divieto di avvicinamento ai genitori, prescrivendo di doversi mantenere ad almeno 500 metri dagli stessi e con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Prelevati dalla abitazione familiare, i fratelli indagati sono stati condotti al Commissariato, dove gli agenti provvedevano a dare esecuzione alla misura cautelare.
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