Fontanelle cimitero Gravina di Catania senz’acqua: la segnalazione del signor Francesco e la risposta del Comune

GRAVINA DI CATANIA – A poche ore dalla commemorazione dei defunti in occasione dell’arrivo del 2 novembre, un nostro lettore, indignato e amareggiato, ci racconta della situazione “vergognosa”, lasciatecelo dire, presente al cimitero del Comune di Gravina di Catania, in via Santa Maria dei Monti, 12.

“Questa mattina mi sono recato al cimitero di Gravina per i miei cari – racconta il signor Francesco -, sono sceso dall’auto, ho acquistato i fiori per la mia amata, e sono entrato dentro. C’erano tantissime persone con bidoncini di plastica in mano, tra bottiglie e ‘discussioni’. Giunto nella cappella di mia moglie, incontro i ‘miei vicini di casa’ che mi offrono il loro contenitore con l’acqua per metterne un pò nel vaso della mia Caterina”. 

La voce del signor Francesco – contattato telefonicamente dalla nostra redazione – si spezza. Si commuove nel ricordare la moglie ma sono soltanto pochi minuti e poi riparte, cambiando decisamente tono di voce. Amareggiato, quasi deluso, arrabbiato, continua a raccontarci: “Ho chiesto il perché non potessi andare a riempire i vasi con l’acqua fresca della fontanella vicino alla cappella di mia moglie e Grazia, la ‘mia vicina’, mi ha raccontato di quello che da giorni si vive al cimitero: le fontanelle non hanno acqua corrente, se non una all’entrata. Mia moglie si trova quasi alla fine dei loculi posti fuori e per recarmi nella fontanella ‘aperta’ avrei dovuto camminare un bel pò. L’età non me lo permette, i malanni della vecchiaia si fanno sentire, per la mia Caterina avrei fatto lo sforzo volentieri ma ho deciso di accettare l’omaggio di Grazia, la ‘ mia vicina’, e di versare l’acqua nel vaso della mia amata con il suo bidoncino”. 

Accanto a loro, il signor Francesco, ci racconta della presenza di una ragazza con la madre. Anche loro vengono informati del degrado e la ragazza, con tanto di smartphone, riprende – in un video di pochi secondi che vi mostreremo tra poco – la situazione. Nelle immagini riprese si può benissimo notare la mano della ragazza che apre il rubinetto ma non fuoriesce nulla, per poi pochi secondi dopo, richiuderlo.

 

“È vergognoso non avere rispetto non solo dei vivi ma nemmeno dei morti – conclude il signor Francesco -. Il dolore per la perdita di mia moglie è ancora tanto, dopo una vita insieme tra amore e sacrifici, se addirittura devo portarmi l’acqua da casa per annaffiare i fiori freschi della mia Caterina, dove arriveremo? Ah, dimenticavo, sempre Grazia, la ‘mia vicina’, mi ha raccontato di come pochi minuti prima che arrivassi io, aveva chiesto al signore che sta nella segreteria del cimitero, nella stanzina all’entrata, i motivi di questo guasto e lui le avevo risposto che questa situazione va avanti da giorni”.

«Non è un problema di ora, signora», avrebbe risposto il tizio alla signora Grazia. «Ma non lo potete sistemare questo guasto?», avrebbe replicato la donna. «E ‘cchi ciù ‘bessu iu?», avrebbe risposto l’uomo in segreteria. Con tanto di maleducazione, ovviamente.

Incuriositi da questa storia e rattristiti per la telefonata con il signor Francesco, dopo un giro di chiamate, riusciamo a rintracciare colui che si occupa della manutenzione e gestione del Comune di Gravina di Catania, il geometra Salvatore Contrafatto.

Gli spieghiamo la situazione e con voce quasi “incredula” e “sconvolta”, ci dà la sua parola su un veloce ripristino. “Non ci è arrivata nessuna segnalazione qui. Sono il primo a dire che mi sembra esagerato il fatto che la gente addirittura si porti i bidoni con l’acqua da casa. Invierò qualcuno sul posto, anzi, ci andrò di persona in queste ore. Ci risentiamo tra alcuni giorni per confermarle il ripristino di quanto segnalatoci da voi”. 

Nodo al fazzoletto, dunque, e appuntamento segnato sull’agenda: nel fine settimana, se non inizi della prossima, alzeremo la cornetta del nostro telefono e ricomporremo il numero del geometra Contrafatto. Manterrà la sua promessa? Noi speriamo di sì, anche perché, il signor Francesco, la signora Grazia, e tanti altri, hanno il diritto a tutte le fontanelle funzionanti. Sia per loro che per i cari defunti.