PATERNÒ – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Paternò hanno denunciato in stato di libertà per i reati di concorso in violazione degli obblighi di assistenza familiare e abbandono di minori, due genitori paternesi di 33 e 30 anni.
La denuncia trae origine da una attività di osservazione dei militari, che per diverse settimane, avevano notato sfrecciare ad alta velocità sia nella centrale piazza della Regione che nelle vie limitrofe, un motoveicolo artigianale (comunemente denominato “minimoto” e privo di qualsiasi omologazione alla circolazione) con alla guida un minorenne, non ancora adolescente, sprovvisto del casco protettivo.
Al riguardo, poiché i rischi per l’incolumità del giovanissimo ragazzo erano elevati, per bloccarlo i carabinieri di Paternò hanno dovuto organizzare uno specifico servizio di controllo della circolazione stradale, chiudendo tutti gli accessi alla piazza.
Solo in questo modo, si è quindi stati in grado di intercettare la minimoto, condotta dal ragazzino senza casco, che stava procedendo alta velocità e contromano sulla corsia riservata.
Prontamente contattati i genitori, questi ultimi invece di ammettere le proprie responsabilità riguardo alla condotta del figlio, hanno reagito sbattendo i pugni sul portone d’ingresso della Caserma dei carabinieri, confermando altresì di aver tranquillamente lasciato il motoveicolo nella disponibilità del giovane per diverse settimane, senza comprendere i potenziali pericoli per il figlio e per gli altri utenti della strada.
Oltre alla denuncia dei genitori, al sequestro del mezzo e alle sanzioni per la violazione del Codice della strada, sono state avviate attività di controllo e supporto da parte dei locali servizi sociali.