Finito il calvario dopo 5 giorni a bordo dei migranti: Salvini “spacca” la Sicilia e dovrà affrontare la giustizia

Finito il calvario dopo 5 giorni a bordo dei migranti: Salvini “spacca” la Sicilia e dovrà affrontare la giustizia

CATANIA – Sono stati 5 giorni difficili, intensi e ricchi di polemiche quelle che hanno visto protagonisti 150 migranti, rimasti bloccati a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera.

Ieri sera è stato autorizzato lo sbarco di tutti i 137 che erano rimasti a bordo. Questo grazie a un “accordo” trovato per la loro accoglienza in altri paesi.

Infatti, dopo la notte tranquilla nell’hot-spot di Messina realizzato nell’ex caserma Gasparro, verranno suddivisi in gruppi: un centinaio verranno accolti dalla Chiesa Italiana, gli altri verranno trasferiti tra Albania e Irlanda.

Nei giorni scorsi, il ministro dell’interno, Matteo Salvini, aveva autorizzato lo sbarco solo ai bambini non accompagnati e ad altre 13 persone malate.

Salvini è indagato e gli atti sono passati al tribunale dei ministri: l’accusa è di sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. 

Intanto, anche in Sicilia, e non solo, si è creata una spaccatura tra chi difende a spada tratta il ministro e chi, invece, non ha condiviso assolutamente la decisione da pugno di ferro dello stesso. Nei giorni scorsi, al molo di Levante del porto di Catania, ci sono state diverse manifestazioni di protesta, una delle quali con tensioni.

Foto Ansa