CATANIA – È andato male lo shopping a costo zero che due romeni, un uomo ed una donna, avevano progettato mettendosi “all’opera” all’interno dei camerini di un negozio sulla centralissima via Etnea.
I due giovanissimi, 18 anni lei e 20 lui, sono entrati all’interno dell’attività commerciale ed hanno iniziato a dare un’occhiata, come due normali clienti, senonché, dopo avere scelto alcuni capi di abbigliamento, sono entrati entrambi, con fare guardingo, in uno dei camerini di prova.
Il loro atteggiamento è stato notato da un’addetta alle vendite, che avendo capito le intenzioni, non appena li ha visti uscire dal camerino senza capi, ha dato una controllata all’interno e, difatti, ha trovato sul pavimento tre placche antitaccheggio.
Il responsabile del negozio, informato di tale circostanza dall’impiegata, ha chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine e, nel frattempo, si è fiondato in zona casse per verificare se i due effettuassero pagamenti.
Nei pressi dell’uscita del negozio la coppia è stata vista oltrepassare le casse a mani vuote, tuttavia, inaspettatamente per loro, si è azionato l’allarme delle barre antitaccheggio e, a quel punto, è intervenuto un addetto alla sicurezza che li ha fermati.
Nel frangente è sopraggiunta una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Catania i cui militari hanno subito bloccato e preso in consegna i due giovani. Dopo averli identificati i carabinieri hanno proceduto alla loro perquisizione, che ha fornito loro riscontro al furto appena compiuto.
Il 20enne, infatti, è stato trovato in possesso di quattro capi di abbigliamento, tutti griffati, che aveva nascosto all’interno di uno zainetto che portava sulle spalle al momento del controllo: 3 T-shirt ed un pantalone Jeans del valore complessivo di circa 300 euro.
I predetti articoli, prelevati in precedenza e privati delle placche antitaccheggio nel camerino, sono risultati danneggiati perché i dispositivi di sicurezza erano stati strappati con forza, rendendo gli articoli invendibili.
Uno dei capi di abbigliamento, però, aveva ancora attaccata una seconda placca antitaccheggio che, sfuggita nella fretta ai due giovani, ha fatto scattare l’allarme.
I carabinieri, dopo aver restituito la merce al responsabile dell’attività commerciale, hanno arrestato i due giovani per “tentato furto aggravato in concorso”, ponendoli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto.
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