CATANIA – È iniziata lo scorso 31 ottobre, e continuerà ancora fino a domani e poi il 6 novembre, la tradizionale Fiera dei Morti a Catania. Dopo il maltempo dei giorni scorsi, il capoluogo etneo prova a “rinascere” e lo fa nel peggiore dei modi. Questa volta, e forse come spesso accade, non per colpa dei catanesi ma di chi li amministra.
Fiera dei morti: il fallimento dell’amministrazione comunale
Come vi dicevamo, dopo ore di pioggia che hanno interessato anche il weekend appena trascorso, ieri – primo giorno con nuvolosità diffusa e qualche raggio di sole – abbiamo deciso di fare un giro in prima persona nella tanto attesa Fiera dei Morti.
La location
Di diverso, rispetto agli anni scorsi, è innanzitutto e soprattutto la location: quest’anno si è scelto il parcheggio di via Santa Sofia – poco prima dell’isola ecologica di viale Tirreno – tra il Policlinico di Catania e San Giovanni Galermo.
Il nostro percorso inizia da via Santa Sofia, ci mettiamo “in coda” – venendo da Fasano – intorno alle 16:30. L’arrivo previsto, dopo oltre un’ora di fila, è alle 17:30. Cercare posto – tra i tanti parcheggiatori “abusivi” e i posteggi a pagamento (con tariffa di 2 euro) è alquanto impossibile e così finiamo per parcheggiare in una delle viuzze nei dintorni di via Sebastiano Catania. Diversi chilometri a piedi ci dividono da un caos infernale, tanto che viene da chiedersi: ma non ci saremo mica catapultati alla Festa di Sant’Agata?
Purtroppo no, la realtà è proprio quella che si presentava davanti gli occhi di centinaia di persone.
I ritardi al Policlinico
Proprio in merito alla location a dir di molti sbagliata, la conferma ci arriva anche dall’azienda ospedaliera del Policlinico di Catania, che alla nostra richiesta su eventuali disagi causati dalle lunghe code createsi in questi giorni per i tanti visitatori della Fiera, così ci risponde: “Abbiamo avuto ritardi nell’arrivo sia del personale nel cambio turno sia di quello in reperibilità. Inoltre, anche il movimento delle ambulanze è rallentato. In diversi momenti abbiamo richiesto l’intervento dei vigili urbani che si sono prontamente attivati“.
Che fine ha fatto il Covid?
Scontato quasi dirvi che l’80% dei presenti fosse privo di mascherina di protezione e che il termine assembramento sarebbe fin troppo limitativo per spiegarvi bene (almeno a chi non si è ancora recato tra le bancarelle) la calca di persone che si spintonava, camminava a passo d’uomo, chiedeva “permesso” (ma molto raramente) e non rispettava le tanto ribadite linee guida per evitare l’aumento dei contagi da Covid.
Non è un caso se la Sicilia ha il primato di essere spesso tra le prime regioni per aumento di casi Covid e anche la prima regione d’Italia per minor numero di vaccinati.
La fiera del Reddito di Cittadinanza
Girovagando per le bancarelle ci saltano subito all’occhio i cartelli affissi (non in tutti per fortuna) con su scritto: “Qui si paga col Reddito di Cittadinanza“. Nulla da dire sui più bisognosi che si sostentano con il sussidio statale, ma di tutti quelli che si “vantano” del Reddito e ne usufruiscono senza averne fondamentalmente diritto, non ne parliamo? La colpa è dei pochi controlli, direte voi. O, forse, è della mancata “dignità” di molti. E quando usiamo il termine dignità non vogliamo offendere nessuno, sia ben chiaro. Ma vogliamo solo ribadire quanto ogni giorno i nostri occhi vedono e le nostre orecchie sentono. Padri di famiglia che lavorano per poche decine di euro al giorno e poi ci sono gli altri, padri di famiglia, quelli che le loro giornate le passano al bar.
Che tanto noi abbiamo il Reddito di Cittadinanza e che ce ne frega di quello che ci succede intorno?
Anni di parole ma, come sempre, nessun fatto: dove sono gli impieghi per questi beneficiari? Perché non vengono inseriti in lavori utili al bene della comunità? Sono domande che ci arrivano in molte segnalazioni e a cui spesso, noi giornalisti che raccontiamo solo quello che succede e che vi informiamo dei fatti quotidiani, non siamo in grado di rispondere esaustivamente.
Catania sommersa dai rifiuti
Basti pensare all’emergenza maltempo di questi giorni ma, senza andare troppo lontano col tempo, all’emergenza rifiuti che in questi giorni vige nella nostra città. Catania è sommersa dalla spazzatura in ogni angolo di strada. Una questione che fa capo ai problemi con la discarica di Lentini ma che, fondamentalmente, vede in primis una mala gestione dei rifiuti.
Catania tenta di rialzarsi ma, purtroppo, sono troppe le cose che non funzionano e che, invece, la sotterrano ogni giorno di più.